venerdì 26 novembre 2010

“Il tempo del Ritorno”

“Il tempo del Ritorno”

Dopo aver tirato fino a tardi la notte di sabato, trascorsa a sistemare tutto il materiale ed a provare le varie attrezzature, questa mattina, anche se domenica, la sveglia fa il suo compito buttandoci giù dal letto presto.
Così alle 10 siamo già in viaggio. Destinazione Messina!
A Catania è una bella giornata di sole, anche se un po’ ventosa. Il viaggio procede spedito e sereno in compagnia di Angelo e Gregorio, un simpatico amico conosciuto qualche settimana fa durante uno dei nostri incontri all’Arca dell’Aquila.

La conferenza, che ha per titolo “Il Tempo del Ritorno”, si svolge all’interno di Palazzo Zanca, sede del Municipio. Un maestoso palazzo con una superficie che si estende per 12.000 mq, con base pentagonale, e che si affaccia su una piazza altrettanto vasta, molto curata e ricca di alberi e fiori. Sullo sfondo il mare!
L’edificio subì gravi danni nel terremoto del 1783 e fu distrutto da quello del 1908. La ricostruzione iniziò intorno al 1914 grazie all’architetto palermitano Antonio Zanca, da cui prese il nome, e si conclusero nel 1928. All’interno del palazzo di possono osservare resti di cinta murarie della Magna Grecia.
La piazza ospita anche la chiesa “Concattedrale” del SS. Salvatore ed è la seconda Cattedrale di Messina: la città è una della poche a possedere due cattedrali.

Intorno alle 11 siamo davanti al palazzo dove ci attendeva già da un po’ Filippo Rando, da cui è partita l’iniziativa di organizzare una conferenza nella città di Messina e che insieme a Fabrizio e Domenico si sono dati da fare durante la settimana per pubblicizzare l’evento.
Così Angelo, Claudio e Giorgino, con l’aiuto di Filippo e Gregorio, si apprestano a sistemare tutte la attrezzature per la realizzazione dell’evento. Io e Federica ci occupiamo dei tavoli, quindi ci apprestiamo a tirar fuori dagli scatoli i DVD della Madonna, quelli sulla biografia di Giorgio ed Eugenio e le informative sulle associazioni compresa quella di Funima.

Dopo una veloce e breve pausa pranzo si riprende e pian piano comincia ad arrivare anche qualche spettatore. Così facciamo la conoscenza di Elvira che viene da Agrigento. Una donna dal viso dolce con tanta voglia di parlare e di raccontare le sue esperienze.
Nel frattempo arrivano anche gli altri due relatori Saro ed Emanuele. Poi è la volta di Enzo, Carmela, Filippo Bongiovanni, Nino, Antonio e Grei.

La sala è piena, molti chiedono di Giorgio che purtroppo non potrà presenziare l’evento fisicamente ma che interverrà tramite collegamento Skype.

E’ ora di iniziare! Saro ringrazia il pubblico per la numerosa partecipazione che vede la presenza di molti giovani.
“Quello che stasera tenteremo di fare è cercare di individuare le connessioni esistenti tra il fenomeno ufologico e quelli che sono i processi storici, filosofici, economici e politici strategici in Italia, ma anche quello che riguarda l’aspetto della presenza del sacro nella nostra Umanità.”
Così facendo passa la parola ad Angelo che attraverso una presentazione powerpoint mostra segni e reperti che evidenziano la presenza extraterrestre nel passato.
“Come di consueto nelle nostre conferenze partiamo da lontano, dall’ufologia nel passato, perché appunto questo fenomeno, quello della presenza extraterrestre sul nostro pianeta, non è un fenomeno recente anche se è un luogo comune pensare che l’ufologia sia nata dopo la seconda guerra mondiale. In realtà il fenomeno è molto più antico e affonda le sue radici nel passato, nel passato remoto. Noi crediamo che la presenza extraterrestre preesista a quella umana, cioè alla formazione della Terra. Gli extraterrestri hanno visto nascere il nostro pianeta e ne hanno seguito l’evoluzione fino ad oggi, monitorandola costantemente.
Per parlare di questo argomento ci avvarremo di alcune clip estrapolate da un documentario molto interessante che prende il nome de “Gli extraterrestri torneranno”, realizzato nel 1970 sulla base dell’omonimo libro di Erich Von Daniken , studioso appassionato di archeologia misteriosa/spaziale. Egli formulò la cosiddetta «teoria degli astronauti», come si evince dal titolo del libro: “Chariots of the gods - was God an astronaut?” che tradotto significa “I carri degli dei - Dio era un astronauta?”, secondo cui le divinità che nel passato ci hanno visitato erano in realtà degli astronauti extraterrestri.
Quindi Angelo mostra una carrellata di immagini, reperti e pitture rupestri che si trovano in ogni parte del mondo e che confermano e testimoniamo la presenza extraterrestre nel passato, appunto.
Poi fa notare che anche nella Bibbia ci sono diversi riferimenti a visite extraterrestri ed in particolare ricorda l’episodio di Ezechele dove appunto egli dice “Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana…”
“Per rimanere in tema di religione, anche in una parte del canone tibetano, nel Kangyur, compaiono descrizioni di esseri volanti che discendevano dal cielo racchiusi in sfere trasparenti o su perle splendenti.”
La particolarità di questi “avvistamenti” del passato è che in ogni epoca in cui si sono verificate, ciascuno esprimeva e descriveva queste esperienze secondo il linguaggio a disposizione in quel determinato periodo, e, chiaramente, secondo i propri termini di paragone.

Saro riprende la parola per parlare del “contattismo”: i contattisti sono esseri umani che “a partire dalla fine della seconda guerra mondiale appaiono in ogni parte del mondo. Diversi per cultura, ceto sociale, per credo, per sensibilità, affermano di incontrare esseri che non appartengono a questo pianeta e che hanno affidato loro un particolare messaggio. Messaggio, che poi nell’arco del tempo, si scoprirà essere univoco e di estrema preoccupazione per la sorte dell’Umanità, per la strada intrapresa in quegli anni con la pericolosa sperimentazione dell’energia atomica.”
Interviene Filippo Bongiovanni: “Questi esseri dunque non hanno solo dato dei segni, hanno anche parlato con gli umani della Terra attraverso i contattisti appunto. Il contattista viene individuato in una persona con dei valori psicofisici spirituali che si mette a disposizione di questi “piloti”, se così vogliamo chiamarli, o dei, come venivano definiti nel passato, e che oggi con una tecnologia moderna vengono definiti extraterrestri, proprio perché sono fuori dal nostro sistema, quindi fuori dal sistema terrestre.
Ci sono state diverse persone contattate e tante hanno risposto. Io credo che il più importante fra tutti per ordine di tempo, ma soprattutto per quello che poi ci ha trasmesso in termini di messaggio spirituale è Eugenio Siragusa. Catanese, a 33 anni, in piazza dei Martiri, vede per la prima volta un disco volante. Da qui inizia la storia di quest’uomo che aveva la terza elementare ed inizia a fare disegni, scrivere trattati cosmici e a predire tutto ciò che oggi sta avvenendo. Le sue non erano delle semplici conoscenze.
Quindi l’uomo è sempre stato accompagnato. Immaginate che questo processo, in cui l’uomo viene proiettato verso la coscienza e la pluralità dei mondi abitati, si sviluppa già dai tempi di Giordano Bruno e poi Cagliostro. Tutti precursori che hanno voluto dare un segno tangibile all’Umanità. Noi non siamo mai stati soli, qualcuno ci ha accompagnato sempre, ci ha sorretto e sorvegliato. Presto o tardi dovremo accorgerci che loro sono una realtà. Noi non dobbiamo far altro che predisporci, loro sono molto preoccupati per noi che non riusciamo a capire la loro metodologia e cerchiamo di sfuggire a questi segni. E’ un processo inevitabile anche perché sono veramente molto preoccupati per il nostro destino, per il futuro dei giovani e per quello che potrebbe accadere da un momento all’altro nel nostro pianeta. Non è questione di catastrofismo perché basta accendere la TV. E’ una guerra continua su tutti i fronti. L’uomo non fa altro che attirare a se vibrazioni e forze negative. Forze che lo stanno sottoponendo a grandi prove che deve necessariamente superare. Certo è un processo difficile, ma basta fare un atto di buona volontà. Loro spesso dicono che, pur non essendo giusti, per lo meno dovremmo sforzarci di essere buoni. Basterebbe poco.”

Quindi, mostrando alcuni filmati di oggetti volanti, Saro introduce il caso Urzi.
Antonio, e la sua compagna Simona Sibilla di Milano, sono particolarmente noti perché dal 2000 ad oggi sono stati testimoni di avvistamenti eclatanti. Antonio riprende gli oggetti da una piccola finestra della mansarda in cui abita.
“Non possiamo dire che l’esperienza di Antonio sia frutto di una casualità, in quanto sono tantissimi i video che ha potuto realizzare. Tra l’altro lui avverte un impulso dentro di se che gli permette di capire che l’Ufo si trova vicino, e a quel punto prende la telecamera e inizia a filmare. E riprende oggetti di ogni forma, metallici, di luce, di giorno come di notte. Tutto questo ci porta a dedurre che il suo è un caso di «contatto», che all’inizio viene snobbato ma oggi è riconsiderato e molto studiato. Negli ultimi anni Urzi ha partecipato, insieme a Pier Giorgio Caria, che lo segue da vicino, a diversi congressi oltre che in Italia anche in Turchia, in Messico e negli Stati Uniti dove sorprendentemente, durante le manifestazioni, ha avvertito questo impulso interiore ed ha potuto riprendere gli oggetti con diversi testimoni presenti, una fra tutte l’ufologa americana Paola Harris. ”

Poi mostrando alcune foto scattate dal nostro Salvo Briga, Saro invita al tavolo dei relatori Salvatore Giusa, fondatore del Centro Ufologico Siciliano (CUS), ed insieme commentano diversi filmati di oggetti volanti che si sono e si stanno appalesando in diverse parti del mondo e anche in Sicilia.
Così, introducendo gli avvistamenti di Ufo nello spazio, Saro spiega che: “I governi sanno benissimo dell’esistenza di questa civiltà. Sanno cosa vogliono. Gli extraterresti, però, non violeranno mai il nostro libero arbitrio e si manifestano con un valore prettamente simbolico come a voler dire “noi siamo qua e vi controlliamo”. Questo avviene anche nello spazio. Infatti non c’è stata missione in cui non vi era la presenza di queste intelligenze extraterrestri.”
Si allaccia al discorso Emanuele: “Sono passati ormai quarant’anni dallo sbarco dell’uomo sulla luna. Molti pensano ancora tutt’oggi che non c’era nulla, non c’erano vite extraterrestri. In realtà non è affatto così e a distanza, appunto, di oltre quarant’anni sono molto i dubbi, i misteri che non le certezze su quello che è realmente avvenuto quella notte di luglio del ’69.”
Il video mostra delle immagini della NASA in cui c’è una conversazione tra Armstrong e la base di Houston. Solo che, ad un certo punto, si verificano cinque minuti di blackout, nei quali si interrompe il collegamento e Armstrong vede qualcuno. L’astronauta parla di qualcosa di meraviglioso, mentre dalla base dicono di sapere, di vedere tutto, ma lo spingono a cambiare frequenza perché in quel modo tutti possono intercettarlo e capire quello che sta accadendo.
“Si è molto discusso sulla qualità delle immagini che documentano lo sbarco, questo perché probabilmente l’uomo sulla luna c’è andato, ma non ci è stato mostrato quello che realmente loro vedevano e quello che c’era accanto a loro in quei momenti.”

Dopo aver parlato dei segni in cielo della presenza extraterrestre, si passa ad introdurre i segni in terra attraverso l’argomento dei “crop circles”, approfondito da Claudio: “I primi cerchi nel grano vennero riscontrati negli anni ’40. Inizialmente erano dei semplici cerchi, pian piano le figure divennero sempre più complesse. In particolare ogni anno nel sud dell’Inghilterra, dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate, quando il grano è particolarmente alto, si formano puntualmente questi cerchi nel grano. Questo accade un po’ ovunque nel mondo, ma in particolare in questa terra. Nel 1990 si comincia a capire che questo è un fenomeno comunicativo perché assume delle simbologie, per questa ragione non può più essere spiegato come un fenomeno naturale. Il governo inglese mise in giro la storia dei due vecchietti che di notte andavano in giro divertendosi a creare questi disegni sul grano con delle assi di legno.
Da un lato il governo ha cercato sempre di occultare il fenomeno, tuttavia vi è una presenza militare costante da cui si deduce che c’è un grande interesse da parte dei militari e della Nato.”
Chi ha esaminato questo fenomeno ha formulato diverse ipotesi, ma nell’immaginario collettivo i cerchi sono collegati alla realtà extraterrestre. Gli ufologi sostengono, infatti, che si tratti di messaggi lasciati da entità aliene che tentano di stabilire un contatto con noi. Secondo Hesemann, i cerchi nel grano sono il modo con cui gli extraterrestri vogliono annunciare il loro ritorno.
Vi sono poi diversi gruppi di ragazzi, definiti “oaxer”, che nel mondo hanno tentato di riprodurre, di imitare il fenomeno per dimostrare che è possibile realizzare i cerchi. Però chi si avvicina per studiare seriamente e in maniera scientifica questi “crop circles” non trova nulla in comune tra quelli considerati autentici e le imitazioni.
Le caratteristiche di questi pittogrammi sono molte. All’interno dei cerchi le spighe sono piegate e mai spezzate, non presentano nessun tipo di impronta ed hanno una forma a spirale. A volte il grano è anche intrecciato, molto raramente presenta lievi bruciature. Inoltre, in alcuni cerchi si sono riscontrate forti anomalie elettromagnetiche e radioattive. Spesso le infiorescenze piegate presentano mutazioni genetiche, come la deformazione dei chicchi o l’esplosione dei pori delle cellule, come se le spighe fossero state messe in un forno a microonde per alcuni minuti. I semi presenti all’interno della spiga sono molto disidratati e germinano più velocemente. Tutto questo non si trova nei cerchi creati dall’uomo.
In prossimità di questi crop circles, alcuni testimoni hanno affermato di aver visto delle sfere di luce o UFO.
Un’altra particolarità che presentano i cerchi nel grano è quella di comparire nelle zone in cui sono presenti siti preistorici come Stonehenge, Silbury Hill (nel Wilthsire) e la piana di Avebury. Questo perché pare che le strutture presenti abbiano la capacità di attrarre l’energia magnetica della Terra.
“Quello che per noi è di rilevante importanza è il messaggio che viene fuori da tutto questo. Per noi il fenomeno è di natura extraterrestre. Come molti contattati ci hanno insegnato, gli extraterrestri sono gli angeli di ieri.”
Claudio quindi si appresta a spiegare il significato di alcuni cerchi particolarmente importanti perché da alcuni anni, oltre ad essere diventati sempre più vasti e complessi, questi cerchi hanno assunto sempre più un significato spirituale.
“Tutti questi messaggi, che vengono appunto da un intelligenza superiore e spiritualmente evoluta, rappresentano ciò che manca all’Umanità per proseguire armonicamente nella sua evoluzione. L’umanità, quindi, deve ritrovare il proprio posto nell’Universo, il significato del proprio compito. Noi dobbiamo ritrovare la nostra spiritualità ed evolverci attraverso l’acquisizione del risveglio di quella coscienza mistica mettendo in pratica quei valori che Cristo ci ha insegnato. Questo è per noi il significato fondamentale e più profondo dei cerchi nel grano.”
Infine Claudio mostra l’animazione dei due crop circles che, ruotati e sovrapposti fra loro, coincidono perfettamente con l’immagine del volto della Sacra Sindone: quel volto realizzato dalla Nasa elaborando i dati ottenuti a partire dal famoso sudario. Sembra proprio che, con i cerchi nel grano di quest’anno, gli extraterrestri abbiano voluto “certificare”, per chi nutrisse ancora dei dubbi, il significato escatologico e messianico del fenomeno.

Tuttavia, nonostante ci sarebbe ancora molto altro da dire sugli argomenti trattati fino a questo punto, arriva il momento che il pubblico, e noi tutti, attendevamo con ansia: il collegamento telefonico con Giorgio.
Questi ci saluta tutti con l’entusiasmo di sempre, trasmettendo quel calore che avvicina le anime.
Quindi la gente comincia a porre le proprie domande:

“Giorgio puoi dirci qualcosa di più sull’ultimo messaggio ricevuto da Setun Shenar riguardante il fatto che gli extraterrestri da alcune discussioni tra i potenti della Terra hanno captato la loro volontà di causare una guerra nucleare?”

“Gli extraterrestri, che sono gli angeli della Bibbia e che io conosco personalmente da tanti anni, possono registrare sia i discorsi pubblici che quelli politici occulti, dei militari, di quei poteri che possono decidere a tavolino il destino del mondo, cioè che programmano il futuro dell’economia e della politica e degli stati del mondo. Loro si sono riuniti recentemente e stanno programmando la guerra in Iran. Ho ricevuto una mail da qualche stupido che deride il messaggio di Setun Shenar. Io ci rifletterei molto sopra, mi preoccuperei alquanto, e penserei a quello che possiamo fare noi cittadini per cambiare questa società e migliorarla.”

“Puoi dirci il tuo pensiero sulla Madonna del Brasile?”

“Io ho letto questi messaggi e vedo che c’è in parte coerenza perché la Madre Celeste avverte dei pericoli in cui incorre l’umanità se non ci sarà il ravvedimento, ma se continua a dire pregate, pregate, pregate e basta io dubito molto di queste apparizioni. Se la Madonna insiste e conferma il messaggio di Fatima, di Garabandal ed inoltre annuncia un castigo se non ci sarà il ravvedimento, il ritorno di Cristo ed un grande messaggio di speranza (il nuovo regno di Dio), allora mi fido. Se ci sono messaggi in cui la Madonna non dice niente, non credo perché attuo il discernimento. Dobbiamo cambiare il nostro stile di vita quotidiano, quello di pensare solo a noi stessi, alla nostra famiglia e al futuro dei nostri figli. Questo oggi è superato, anzi mi permetto di dire che è sbagliato, egoistico, perché la società nella quale viviamo e chi ci governa, i nostri governanti e tutti i governanti nel mondo, stanno proiettando la nostra società verso l’autodistruzione. Quindi, quando le famiglie italiane si organizzano solo per se stesse o per i propri figli, non c’è il ravvedimento. E’ egoistico, è pensare solo a se stessi ed è sbagliato. Noi dobbiamo scendere in campo e cercare di migliorare la nostra società aiutando il prossimo, chi soffre, appoggiando i giusti. Perché anche se la società è corrotta ci sono uomini giusti, in politica, nella magistratura, in campo laico, nella religione, nei tessuti sociali. Il ravvedimento non è mangiare il corpo di Cristo ogni giorno e poi farsi gli affari propri. Ravvedimento significa cambiare il proprio stile di vita.”

“Dacci una tua opinione su Medjugorie”

“A Medjugorie ci sono stato e ho avuto delle esperienze mistiche con la Madre Celeste. E’ un luogo sacro a cui io credo come a La Salette, Garabandal, Lourdes e Fatima, dove io sono stato miracolato. Sui veggenti ho molto da dire, e non positivamente, tranne di una ragazza che vive ancora a Medjugorie, che continua la sua predica, la sua missione. Mentre gli altri veggenti vedono la Madonna una volta all’anno, fanno la loro predica e poi vivono con benestanti del nord Italia che io conosco.
Noi che abbiamo visto la Madonna non possiamo fare queste scelte, noi dobbiamo lasciare tutto, se abbiamo dei beni, e servire Cristo giorno e notte, altrimenti diventiamo falsi profeti. Questo è il mio pensiero, schietto e diretto senza riserve mentali.”

Anche Saro pone una domanda cercando di interpretare l’animo della gente che conosce l’esperienza di Giorgio: “Ho visto che nella tua esperienza spirituale, mistica, esiste un impegno concreto che riguarda l’Antimafia. Mi spieghi come questo impegno giornalistico, connesso alla politica, si possa raccordare con la tua esperienza?”

“Ma secondo voi io dove vivo? Sulla Luna o sulla Terra? Anch’io faccio delle scelte, e la scelta di fare la lotta alla mafia nella mia terra non è una scelta politica, non solamente. Per alcuni lo è, ma per me è soprattutto una scelta spirituale; e siccome esiste un capitolo dell’Apocalisse dove si parla dell’Anticristo, e l’Anticristo in Sicilia si chiama Mafia, i credenti che vanno in chiesa come me lo devono dire ad alta voce, non devono avere paura, devono schierarsi contro questo cancro della nostra terra che ha inquinato le istituzioni politiche, le istituzioni sociali e anche la magistratura, purtroppo, tant’è vero che i nostri eroi Falcone e Borsellino furono ostacolati dapprima dai loro colleghi magistrati. Quindi noi come cittadini ci dobbiamo indignare, noi come credenti dobbiamo identificare la mafia con l’Anticristo. Il fatto che io sia direttore della rivista “Antimafiaduemila” non è un caso, come non è un caso che io mi onori di aver avuto l’appoggio fraterno della famiglia Borsellino. Perché la morte del giudice Paolo Borsellino, il suo sacrificio, e ovviamente anche quello di Falcone e di tutte le vittime della mafia, non è solamente un sacrificio sociale, laico, umano, come servitori della patria, è un sacrificio anche spirituale per tutti noi. Tant’è vero che Paolo, nella messa durante il funerale di Giovanni disse: “Sono morti per noi, noi ingiusti”. Ecco, anche lui è morto per noi. Noi dobbiamo riscattare la nostra terra e dire la Verità. Se il fratello del governatore della Sicilia, come ho scritto in un articolo proprio l’altro ieri, va a brindare con Enzo Aiello a Ramacca, per le elezioni, noi dobbiamo dirgli “vattene a casa” e lo dobbiamo cacciare a pedate. E dobbiamo chiedere al governatore Lombardo di dimettersi. Dovremmo farlo tutti insieme. Così come ieri siamo stati presenti insieme a Salvatore Borsellino e ad altre mille persone di fronte al palazzo di giustizia, per sostenere il giudice Di Matteo e il giudice Antonio Ingroia, oltre ai pm di Caltanissetta che stanno indagando sui mandanti esterni delle stragi. E per concludere, vorrei che il signor Dell’Utri andasse via e non infangasse più il Senato della Repubblica, visto che è stato condannato per mafia. E’ stato condannato in appello per associazione esterna di stampo mafioso, e la cassazione lo confermerà e andrà in carcere.
Se non vogliamo rimanere nell’ignoranza leggiamo il Vangelo. Cristo punta il dito contro i corrotti di quel tempo, i corruttori e i corruttibili. Quindi Cristo denuncia il male, anzi lo giudica e lo manda all’inferno.”

“In diverse conferenze, nei mesi scorsi, hai fatto un annuncio. Hai detto “io molto presto verrò in Sicilia, farò una missione. Anzi, non sarà per niente una missione, io intendo trasferirmi in Sicilia”.
Vuoi spiegarci per quale motivo vuoi trasferirti definitivamente, o comunque per un periodo ben preciso, dalle nostre parti?”

“Si caro, io mi trasferirò a Palermo, la capitale della nostra amatissima e disgraziata terra, e abiterò lì sicuramente per più di due anni. Il perché lo devi chiedere a Gesù Cristo. Me lo ha ordinato Lui e io ubbidisco. Comunque una donna, di recente, una delle nostre sorelle, ha incontrato davanti alla stazione di Messina un signore con il saio, scalzo, con il Vangelo aperto. Lei si avvicina e chiede “ha bisogno di aiuto?E lui risponde:”No cara figliola, non ti preoccupare”.
Ecco, questo è uno che “mi precede”.
Cosa devo fare in Sicilia? In realtà la domanda è cosa dobbiamo fare, perché io sono uno e uno non è buono nemmeno in paradiso. Se invece siamo Noi, allora possiamo fare molto: predicare i valori di Cristo, annunciare il Suo ritorno e appoggiare i giusti contro l’Anticristo della Sicilia, quello che si chiama mafia. Apriremo delle associazioni. A Catania e Palermo già le abbiamo, e vedremo la fedina penale delle persone perché chi è amico dei mafiosi non farà parte del nostro movimento, perché noi abbiamo fatto una scelta, non politica, radicale, estrema. Noi siamo estremisti, noi non vogliamo avere a che fare nè con i mafiosi nè con i simpatizzanti dei mafiosi, e nè con quelli che non denunciano. E allora vengo in Sicilia e farò una guerra politica, giornalistica e spirituale. Farò molto rumore.”

“Giorgio tu hai detto, al di là di questo aspetto dell’Antimafia, dell’Anticristo in Sicilia, che nella nostra terra ci saranno molti eventi celesti, ufologici. Molti segni da questo momento in poi.”

“Il cielo mi darà segni per scuotere chi è sensibile e incutere timore a chi vuole farmi del male.”

“Hai avuto modo di incontrarti con Eugenio, prima che lui se ne andasse, nonostante la presa di distanza? Quali sono i tuoi sentimenti e cosa pensi di Eugenio.”

“Io ed il mio fratello di sangue, Filippo, abbiamo amato Eugenio più dei nostri genitori e dei nostri figli. Giusto o sbagliato che sia è stato così. Quindi che cosa posso pensare? Gli abbiamo dato tutta la nostra vita, lo abbiamo riconosciuto come nostra guida. Per me è stato il mio padre spirituale. Lo ringrazio per la preparazione dettagliata che mi ha dato dal lato spirituale e umano. Poi c’è stata questa separazione, ma io so il perché anche se molti storcono il naso o scuotono la testa. Questa separazione è servita a fare quello che sto facendo adesso e superare la prova più grande di tutte le prove, quella di essere solo come Cristo nel deserto. Il Padre lo mandò nel deserto e lo lascio nelle mani di Satana, e Gesù superò la prova. L’ho incontrato l’ultima volta alla fine degli anni ’90, e durante quel periodo di separazione, vorrei dirlo a tutti quelli che continuano a pensare che io abbia disubbidito, o abbia tradito, lui mi ha mandato una medaglietta che non ha regalato nemmeno al proprio figlio. L’ha regalata a me. Questo medaglione lo portava l’Apostolo Giovanni e lo regalò a me mentre eravamo in separazione.
Io gli voglio bene, l’ho incontrato tante volte e le tengo per me queste esperienze, perché io so dov’è Eugenio, cosa fa. Vive nella luce e continua la sua missione nell’al di là.”

“Elvira è un architetto, e dice di averti sentito parlare di movimenti tellurici che si avranno nella zona del Belice. Dato che lavora all’ufficio tecnico, potrebbe essere di aiuto in questo frangente?”

“Meglio che non lo dici in ambito lavorativo, altrimenti finisce che ti licenziano. Tienitelo per te. Quando riceverò un messaggio in cui si dirà che avverrà la spaccatura della Sicilia all’altezza del Belice, io lo pubblicherò su internet. Per adesso non ho ricevuto nessun messaggio. Quello che sappiamo è che la Sicilia non sarà risparmiata da terremoti e movimenti tellurici anche al livello della fascia del Belice, e lì potrebbe addirittura staccarsi un pezzo dalla Sicilia da cui si formerebbe un pezzo più grande e un isolotto più piccolo. Però questo non lo so. Fa parte dei movimenti della Terra, della deriva dei continenti, della nuova formazione del geoide perché nella nuova era il mondo cambierà molto. Non ci saranno più gli stessi disegni geometrici e geografici delle nostre nazioni. Cambierà molto perché le acque invaderanno la terra e altre terre da sotto le acque emergeranno.”

“In uno degli ultimi messaggi dici che l’Anticristo si è incarnato, come sosteneva Steiner, in una figura il cui nome è Arimane. Puoi dirci qualcosa di più?”

“L’Anticristo è una forza che governa il mondo, ed è rappresentata dalle famiglie che hanno nelle mani l’economia del mondo. Tra loro vi sono anche alcuni capi religiosi. Questo è l’Anticristo. Oltre ad avere uno straordinario e un forte appoggio da parte della criminalità organizzata mondiale. La sua incarnazione, teologicamente, avviene nel figlio di Satana, così come Gesù è figlio di Dio. E come questi personaggi, ha un nome e cognome. Però quando questo personaggio, che ancora non è visibile ma è attivissimo, avrà questo potere, ci saranno due personaggi, i due testimoni, che lo smaschereranno e lo indicheranno. Questa dichiarazione sconvolgerà l’opinione pubblica e i due testimoni saranno uccisi. Ma non è tanto importante quello che loro faranno, perché loro daranno la vita, ma quanto il fatto che Gesù lo distruggerà. I due testimoni e tutti coloro che li accompagneranno si limiteranno ad indicare l’Anticristo, ma Gesù lo distruggerà.
I due testimoni sono delle persone che lavorano nell’ambito della più grande Verità che si sia mai manifestata all’uomo. E questa Verità, che distruggerà il potere della Terra, è la Verità extraterrestre. Perché è questa la Verità? Perché una civiltà extraterrestre, che ha superato la velocità della luce ed è da millenni più avanti di noi, che cosa può fare, visto che ha dei valori Cristici più grandi dei nostri? Aiutare le civiltà in difficoltà, trovando le soluzioni ai suoi problemi. Come ad esempio curare il cancro, abolire tutte le guerre. Noi abbiamo incontrato Dio e ve lo facciamo conoscere. Noi abbiamo creato un’economia sociale dove nessuno muore di fame. Noi vi mostreremo l’energia alternativa e non avrete più bisogno di inquinare la Terra. Ecco, quando si presenta una civiltà di questo tipo cosa pensate che faranno i costruttori di armi? Si convertiranno? E i banchieri diranno: “ecco, possiamo chiudere. Andiamo in vacanza, non c’è più la moneta.”? E tutte le persone che non avranno più da lavorare diranno: “questi sono figli di Dio, gli altri sono diavoli”? Non credo. Quando i due testimoni indicheranno l’Anticristo, lo indicheranno con questa Verità che distrugge tutti i poteri della Terra.”

“Giorgio, la nostra società ogni giorno, uso un termine un po’ forte, viene quasi drogata dalla chiesa attuale con tanti paramenti, molta appariscenza. Molti si chiedono, Ratzinger sarà l’ultimo Papa?”

“Non lo so se sarà l’ultimo Papa. So che io amo la Chiesa cristiano-cattolica, io sono battezzato, ho tutti i sacramenti. Però odio il Vaticano: la Chiesa è una cosa, il Vaticano è una spelonca di ladri e di mafiosi!
Mi dispiace per il Papa che mi fa pena. Quando era il presidente della Congregazione della Fede era un rivale per me. Adesso mi fa pena perché è attorniato, non so se cosciente o meno, ma credo di si, da delinquenti che pensano solo alla politica.
Quando tu vai in banca a prelevare 5500 euro, ti denunciano alla Banca d’Italia, ti chiedono tutti i dati, ti chiedono che cosa ci devi fare. Quei criminali hanno riciclato miliardi e miliardi di euro senza nemmeno mettere il loro nome nei bonifici. E che cosa pretendono che i magistrati italiani tacessero e non dicessero nulla? Questo è il Vaticano. Bisogna cacciare la sporcizia che c’è e mettere i veri cardinali. Io amo i sacerdoti missionari, sono devoto di Don Ciotti, che per me è un santo, devoto di Padre Pio, ma sono nemico di questi criminali. Per non parlare dei pedofili. Adesso il santo Papa si mette le mani nei capelli per le bugie di migliaia di sacerdoti pedofili. Cristo dice: “Se toccate i bambini è meglio che vi mettete una pietra al collo e vi buttate a mare”. Lo ha detto Cristo non io.”

“Vogliamo anche ricordare che tu ti occupi del mantenimento di quasi 2.000 bambini poveri nelle Ande?”, aggiunge Saro.

“Do il mio contributo a un missionario. Con la nostra associazione FUNIMA cerchiamo di raccogliere qualche soldino e sostenere questi bambini abbandonati che vivono in Argentina. Ma più di questo non possiamo fare. Ogni giorno muoiono di fame 30.000 bambini, ma loro sono Cristo in croce, loro sono salvi. Siamo noi che dobbiamo stare attenti a perdere l’anima se non ci ravvediamo. E chi ha fatto del male ai bambini è meglio che si butti a mare perché non avrà perdono, a meno che non si ravveda e dia la sua vita per tutti i bambini. Se non ci sarà un ravvedimento radicale nemmeno il carcere sarà sufficiente. Deve cambiare vita e donarla per i bambini, allora il perdono ci sarà. Lo stesso Papa ha taciuto per questo scandalo. Ma voi quale pensate che sarà il primo luogo che Cristo visiterà quando ritorna? Pensate che verrà a casa vostra? O pensate che gli andrà a dire “avete fatto quello che vi ho detto in questi duemila anni?”. ”

“Nel capitolo 24 di Matteo si dice che Gesù Cristo tornerà con Potenza e Gloria. La Gloria è la stessa di cui si parla nel capitolo primo di Ezechele?”

“Esatto. Verrà dal Cielo con tutte le astronavi di luce. Sono esseri di altri mondi che lo accompagnano perché lo amano, lo hanno servito. Pensate che uno di loro, un comandante che si chiama Asthar Sheran, ha dovuto riprendere severamente alcuni Angeli che si stavano materializzando e tagliando la testa ai carnefici di Cristo perché non sopportavano che il loro Re venisse flagellato. E’ dovuto intervenire l’Arcangelo Gabriele a salvare questi Angeli perché era stato Cristo che aveva fatto quella scelta, e quindi dovevamo tutti ubbidire. Infatti Gesù gliel’ha detto a Pilato, rispondendo così alla domanda “sei tu un re?”: “Si lo sono, ma il mio regno non è di questo mondo. Se lo fosse, i miei soldati mi libererebbero subito.” Quindi chi sono questi soldati. Io non ho letto nel Vangelo che Gesù avesse un esercito di soldati. Aveva 12 persone, alcune donne e la folla che lo acclamava. Ma non c’era nessuno.”

Infine Saro chiede a Giorgio di spiegare come nasce l’esigenza di realizzare il DVD “I messaggi segreti della Madonna”. Giorgio risponde che questo documentario è frutto del volere della Madonna stessa. Mentre si trovava a Peña Blanca, in Cile, durante una sua preghiera, la Madonna gli parla, e in pena per i suoi figli che non si ravvedono gli chiede di realizzare “un mosaico audiovisivo” affinchè arrivi a più gente possibile.
Non appena Giorgio saluta tutti e il collegamento con lui viene interrotto, subito si crea una calca di gente attorno al banchetto. In molti hanno ritirato la loro copia del DVD.

Dopo aver visto e ascoltato le parole di Giorgio e quelle degli altri relatori sopraggiunge immediata una riflessione: L’Umanità al giorno d’oggi vive nel caos, e la totale mancanza di quei valori per i quali Cristo ha dato la vita ci fanno sentire soli. Il contrario del termine “caos” è rappresentato dal “cosmo”, dove regna l’ordine.
Se leggiamo la parola “solo” al contrario otteniamo “olos”, che in greco vuol dire “completo”, “tutto”.
Se ci immergessimo alla scoperta del nostro io troveremmo quell’ordine cosmico, e forse quelle parole pronunciate da Gesù 2000 anni fa: “il Regno di Dio è dentro di voi”, non sembrerebbero così distanti…

Un abbraccio fraterno
Valeria Di Blasi
Catania, 26 Novembre 2010

lunedì 22 novembre 2010

I MOLTEPLICI VOLTI DELL'ANTICRISTO

DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 22 NOVEMBRE 2010:




GUARDATE! GUARDATE QUESTA IMMAGINE!
GESÙ CRISTO CON IL MITRA NELLE MANI, CON LE STIGMATE, VESTITO CON LA CRAVATTA, CON IL SIMBOLO DEL DOLLARO SULL'OCCHIELLO SINISTRO DELLA GIACCA. SULLO SFONDO AEREI DA COMBATTIMENTO ED ALTRE NEFANDEZZE. LEGGETE ANCHE L'ARTICOLO DEL GIORNALISTA FEDERICO RAMPINI CHE RIPORTA FEDELMENTE LA CORAGGIOSA RICERCA EFFETTUATA DAL GIORNALISTA AMERICANO JEFF SHARLETT.
ALLORA!
HO DETTO RECENTEMENTE CHE HO SAPUTO DAI MIEI AMICI ALIENI (ESSERI DI LUCE) CHE L'ANTICRISTO SI È PERSONIFICATO IN UN UOMO POTENTE.
HO DETTO ANCHE CHE QUESTI È “PORTAVOCE” DI UNA COMMISSIONE ALLA QUALE APPARTENGONO GLI UOMINI PIÙ POTENTI DEL MONDO (POLITICI, MILITARI, BANCHIERI, RELIGIOSI, CAPI MAFIA, ECC.). HO DETTO INOLTRE CHE TRA NON MOLTO QUESTO PERSONAGGIO CHE HO CHIAMATO ARIMANE SI MANIFESTERÀ PUBBLICAMENTE E CONVINCERÀ LE MASSE A VENERARLO E RISPETTARLO.
L'ESEMPIO DEL NOSTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI È VALIDO MA LEGGETELO COME UN GIULLARE DI CORTE AL SERVIZIO DELL'ANTICRISTO.
HO DETTO INFINE CHE QUESTI DIABOLICI UOMINI SI SERVONO DELLA FIGURA DEL NOSTRO AMATO GESÙ PER MANIPOLARE I SUOI INSEGNAMENTI ED INGANNARE LE ANIME.
IN AMERICA LA C- STREET DI WASHINGTON NON È L'UNICA PALESTRA DEL FIGLIO DI SATANA. ANCHE IN ITALIA CI SONO E PRESTO LA NOSTRA REDAZIONE DENUNCERÀ LORO ALL'OPINIONE PUBBLICA, ALLE ANIME, CON LA SPERANZA CHE QUESTE SI RISVEGLINO.
IN FEDE.
GIORGIO BONGIOVANNI
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
22 novembre 2010
C-STREET WASHINGTON
Fonte: Federico Rampini - la Repubblica - 21 Novembre 2010

È in questa strada, nella capitale degli Stati Uniti, che ha sede "The Fellowship", una misteriosa organizzazione di matrice religiosa che dagli anni Trenta influenza la politica Usa in senso ultrareazionario. Ora, per la prima volta, un reporter è riuscito a svelare chi sono, cosa pensano e cosa fanno i membri della "Famiglia" più potente d´America. Le relazioni: "Lavoriamo non per risvegliare le masse ma attraverso relazioni private con i re, i leader del nostro mondo". La morale: "Anche Re Davide è un peccatore, ma è un eletto del Signore La volontà di Dio va oltre la morale". Le regole: "La prima regola di C Street è che non devi parlare di C Street". Il motto: "Jesus over you". Il regno: "Gesù ci insegna che dobbiamo mettere il nuovo regno al di sopra di nostra madre e di nostro fratello. Ed è quello che Hitler, Lenin, Mao insegnarono ai ragazzi"
«La prima regola di C Street - spiega Bart Stupak - è che non devi parlare di C Street». Stupak è il deputato democratico del Michigan, celebre per aver tenuto in ostaggio al Congresso la riforma sanitaria di Barack Obama, finché non strappò l´emendamento che proibisce i finanziamenti federali agli ospedali che praticano l´aborto. «È una questione di efficienza - spiega il grande maestro di C Street, Doug Coe - più l´organizzazione è invisibile, più forte è la sua influenza». C Street è il nome della via di Washington che ospita The Fellowship. La Compagnia. La misteriosa organizzazione, di matrice religiosa, influenza i vertici degli Stati Uniti per imporre la sua visione reazionaria. Nella sede sulla C Street la Compagnia gestisce un "ostello". È il pensionato riservato ad una élite molto selezionata di senatori e deputati. Per poche centinaia di dollari al mese hanno diritto a vitto e alloggio, corsi di formazione, sedute di preghiera, assistenza spirituale. E protezione contro gli avversari. I suoi segreti sono stati svelati per la prima volta da un reporter del New York Times, Jeff Sharlet, esperto di sette fondamentaliste. Unico "infiltrato" esterno, Sharlet racconta il più esclusivo club della capitale. Il suo viaggio in quel mondo è al centro del libro-inchiesta C Street (Little, Brown and Company), appena uscito negli Stati Uniti. Svela una realtà stupefacente, che supera le più paranoiche "teorie del complotto". Il sistema messo in piedi dalla Fellowship non s´identifica con fenomeni come il fondamentalismo religioso predicato alle masse. Lei vola molto più in alto. Semmai cerca di pilotare gli integralismi di popolo verso i propri fini. La sua storia ha origini anteriori rispetto ai neocon, ai teocon, al Tea Party. I suoi affiliati sono ovunque, in posti di comando. La Compagnia ha una missione divina ma sa essere a suo modo ecumenica: accoglie membri delle più diverse chiese protestanti. Ha una forte impronta di destra eppure include repubblicani e democratici. Ha frequentato le sue Preghiere del Mattino perfino la democratica Hillary Clinton, segretario di Stato. Il proselitismo della Compagnia permea le forze armate, influenza il generale David Petraeus comandante capo in Afghanistan. La tutela che offre è preziosa. Due suoi membri, ultraconservatori, moralisti e bigotti, di recente sono stati al centro di scandali sessuali che avrebbero distrutto qualsiasi politico americano. Mark Sanford, governatore della South Carolina, sparito ufficialmente «per un pellegrinaggio di meditazione spirituale sui monti Appalachi», era in realtà con la sua amante clandestina a Buenos Aires. John Ensign, senatore repubblicano del Nevada, aveva una relazione extraconiugale con la moglie del suo più fidato assistente. Per loro è scattata la rete di difesa della Fellowship: Ensign e Sanford sono ancora ai loro posti. Per gli ospiti della C Street non valgono le regole normali. «Anche Re Davide nella Bibbia è un grande peccatore - spiega Doug Coe - ma è un eletto del Signore. La volontà di Dio va oltre la morale».
Jeff Sharlet si imbatte nella Compagnia quasi per caso. Già autore nel 2004 di Killing the Buddha, un viaggio tra le sette più eccentriche degli Stati Uniti, il reporter del New York Times riesce a penetrare in una comunità cristiana chiamata Ivanwald, un convento laico in un sobborgo di Washington. Partecipando agli esercizi spirituali, scopre che dietro Ivanwald c´è un´altra organizzazione. Gli adepti la chiamano The Family. Ivanwald è uno dei tanti centri-satellite che servono per selezionare nuove reclute, da inserire nella «più segreta struttura del potere conservatore americano». Solo i migliori, avviati alla carriera politica, entrano nella sede centrale a C Street. La Compagnia «li assiste e li aiuta a capire meglio gli insegnamenti di Cristo, perché li applichino nel loro lavoro». Nel pensionato di C Street alloggiano regolarmente, durante le sedute del Congresso, pezzi da novanta del partito repubblicano come i senatori Tom Coburn e Jim Inhofe dell´Oklahoma. «Fanno a gara - scrive Sharlet - a chi sorpassa l´altro sull´estrema destra dello spettro politico. Coburn ha proposto la pena di morte per i medici che praticano l´aborto. Inhofe ha difeso i torturatori del carcere di Abu Ghraib». Ambedue militano nell´esercito dei "negazionisti" che contestano ogni effetto delle emissioni carboniche sull´ambiente. Nello stesso club vive Jim De Mint, il senatore repubblicano della South Carolina secondo il quale «la Bibbia ci insegna che non possiamo servire sia Dio che lo Stato». The Fellowship fornisce una formazione che va oltre le questioni etico-religiose. Nella sede sulla C Street si tengono seminari che preparano la legislazione in campo energetico, le votazioni al Congresso sulla politica estera, le strategie da applicare a livello mondiale nel «conflitto di civiltà» contro l´Islam. Viene ad abbeverarsi a queste dottrine il giudice più reazionario della Corte suprema, Clarence Thomas - anche lui miracolosamente scampato alle denunce di abusi sessuali della sua assistente Anita Hill. Nell´esercito l´organizzazione gemella si chiama Officers´ Christian Fellowship, il cui scopo secondo il colonnello Dick Kail è «conquistare a Gesù Cristo un territorio dentro le forze armate». Ha un manuale di campo, giustamente intitolato "Sotto gli ordini" (Under Orders: A Spiritual Handbook for Military Personnel). Scritto dal colonnello William McCoy, teorizza che «la fede religiosa è essenziale per l´efficienza bellica». Quel manuale reca in copertina un elogio autorevole: «Under Orders dovrebbe essere nello zaino di ogni soldato, per i momenti in cui ha bisogno di energia spirituale». Firmato: generale David Petraeus.
The Fellowship ha caratteri che la distinguono da altre congregazioni di potenti. Non riconosce autorità religiose a lei superiori (a differenza dell´Opus Dei verso il papa). Non pretende la segretezza totale di certe logge massoniche, più che clandestina preferisce essere «discreta». Nel suo documento più recente, intitolato Otto aspetti fondamentali di visione e di metodo, è citato un passaggio degli Atti degli Apostoli: «Quest´uomo è lo strumento che ho prescelto per difendere il mio nome presso i Gentili e i loro re». La Famiglia lo interpreta così: «Lavoriamo non per risvegliare le masse ma attraverso relazioni private con i re, i leader del nostro mondo». Di un eclettismo sorprendente, il capo della Fellowship Doug Coe cita fra i suoi modelli Adolf Hitler e Mao Zedong. «Gesù ci insegna che dobbiamo metterlo al di sopra di nostra madre e di nostro fratello - dice Coe - ed è quello che Hitler, Lenin, Mao insegnarono ai ragazzi. Mao riuscì a convincere delle giovani Guardie rosse a giustiziare i loro genitori. Non era assassinio, era la costruzione di una nuova nazione. Il nuovo regno».
Ciò che Sharlet trova sconcertante, è che nessun giornalista prima di lui abbia indagato fino in fondo su questa organizzazione, la cui storia è tutt´altro che recente. La genesi della Fellowship risale addirittura agli anni Trenta. La fonda Abraham Vereide, che teorizza un «capitalismo biblico» intriso di simpatie per il fascismo. Tra i suoi adepti c´è Henry Ford, che dalla Fellowship viene incoraggiato a reprimere le lotte operaie. Nel dopoguerra, aiutato dal tele-evangelista Billy Graham, Vereide crea il National Prayer Breakfast. A quella Preghiera del Mattino aderiscono presidenti repubblicani come Gerald Ford, Ronald Reagan, George W. Bush, spesso con l´esecutivo al gran completo. Occasionalmente, brandelli di verità appaiono sui giornali. Nel 1952 il Washington Post rivela che il ministro della Difesa mette a disposizione aerei militari per gli spostamenti della Famiglia. Dopo lo scandalo del Watergate il New York Times cita una Preghiera del Mattino tenuta da Gerald Ford alla Casa Bianca per decidere il perdono presidenziale a Richard Nixon. Nel 1975 Playboy pubblica un reportage che descrive The Fellowship come una banca-ombra che eroga prestiti a parlamentari amici. Il ruolo della Compagnia affiora dietro l´aiuto fornito ad alcuni «fratelli stranieri» come il dittatore Suharto in Indonesia, Ferdinando Marcos nelle Filippine, la legge anti-gay in Uganda. Ma nessuno prima di ora aveva messo insieme i tasselli del mosaico. La curiosità dei mass media non aveva varcato il portone sulla C Street. Ora che il velo è stato rotto da Sharlet, altri hanno deciso di muoversi. L´Unione delle Chiese metodiste ha presentato una denuncia. «Nel cuore della capitale - si legge nell´esposto - un residence per politici potenti si spaccia per una chiesa, e usufruisce abusivamente di esenzioni fiscali riservate ai veri luoghi di culto». L´Internal Revenue Service, l´agenzia federale dell´entrate, ha aperto un´inchiesta. Dopo settant´anni di congiure indisturbate, questa venerabile rete di potere può davvero scivolare sul banale reato di evasione fiscale? Col vento politico che soffia di nuovo a destra, e il Tea Party in guerra contro tutto ciò che sa di tasse, c´è da scommettere che The Fellowship ha ancora un futuro davanti a sé.

mercoledì 17 novembre 2010

Riconoscetemi da ciò che vi dico

Dal Cielo alla Terra


Per bocca del mio servo!
Non sono assente!
Sono presente e operante. Sono già sulla terra. Le legioni angeliche accompagnano il mio passo e servi fedeli incarnati vivono in mezzo a voi e testimoniano il mio Vangelo.
Non sono assente! Scruto i vostri reni, leggo i vostri cuori e ascolto i vostri pensieri spesso carichi di affanno e di tristezza.
Il grido dei giusti con le lacrime dei sofferenti ha raggiunto la sommità dei Cieli ed il Padre mio ha ascoltato, quindi preparatevi! Molto presto Egli, l'Altissimo Adonay mi rivelerà il giorno e l'ora della mia Gloriosa e potente manifestazione nel mondo ed allora i beati e i puri gioiranno insieme ai giusti ed agli eletti perchè a Loro darò il Paradiso terrestre. Agli empi legherò il Loro spirito per millenni nelle buie e fredde dimore della morte seconda.
Non sono assente. Sappiatelo!
Vi do la mia pace!

     Dal cielo alla Terra
Per bocca del mio servo

Monfalcone (Italia)
17 novembre 2010. Ore 18:00
G. B.

PERICOLOSE SVOLTE E SCIVOLI CATASTROFICI NELLA POLITICA MONDIALE

DAL CIELO ALLA TERRA


COMUNICATO IMPORTANTE:

SI PREGA DIVULGAZIONE MASSIVA A TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE E A TUTTE LE AUTORITÀ
COMPETENTI. AI FRATELLI SPIRITUALI DI TUTTE LE ARCHE DEL MONDO.

PERICOLOSE SVOLTE E SCIVOLI CATASTROFICI NELLA POLITICA MONDIALE

SONO SETUN SHENAR ASCOLTATEMI:
LA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA SCATENATA DAGLI STATI UNITI D'AMERICA E DALL'EGOISMO DEGLI STATI ECONOMICAMENTE AVANZATI FARÀ SCIVOLARE INESORABILMENTE IL VOSTRO MONDO VERSO UNA GUERRA MONDIALE TOTALE CON PROBABILI BOMBARDAMENTI NUCLEARI.
NOI, “ALIENI”, ABBIAMO REGISTRATO DISCORSI NEFASTI E DELIRANTI DURANTE LE ULTIME RIUNIONI SEGRETE TRA PERSONAGGI LEGATI ALLE SUPER POTENZE ECONOMICHE (MULTINAZIONALI, ORGANIZZAZIONI CRIMINALI, ECC. ECC.) E GENERALI COMANDANTI DELLE FORZE STRATEGICHE MILITARI APPARTENENTI A SUPER POTENZE OCCIDENTALI E SUPER POTENZE ORIENTALI IN CONTRASTO TRA LORO.
È PROBABILE, MA NON CERTO, CHE DURANTE L'ANNO 2011 DEL VOSTRO TEMPO SCOPPI LA SCINTILLA DIABOLICA CON L'ATTACCO DI ISRAELE ALLO STATO ISLAMICO DELL'IRAN. QUESTO SAREBBE IL SEGNO DELL'INIZIO DELL'ARMAGHEDON PROFETIZZATO DALL'APOSTOLO GIOVANNI NEL LIBRO DELL'APOCALISSE. NOI EXTRATERRESTRI CERCHEREMO DI CONTRASTARE QUESTI PROGETTI DI GUERRA CON LA MANIFESTAZIONE FISICA DELLE NOSTRE ASTRONAVI NEI CIELI DI TUTTO IL MONDO ED IN PARTICOLARE DEL CONTINENTE EUROPEO, UNICO BLOCCO POLITICO IN GRADO DI EVITARE UN GENOCIDIO IMMANE E AUTODISTRUTTIVO DELL'UMANITÀ, CIÒ LO PONIAMO IN ESSERE ANCHE E SOPRATTUTTO PER RISVEGLIARE LE ANIME E CERCARE DI PROIETTARE LE STESSE NEL CAMMINO CHE CONDUCE ALL'INCONTRO CON IL CALICE VIVENTE DELLA COMUNIONE CRISTICA. DI PIÙ, PER IL MOMENTO, NON POSSIAMO FARE.
SAPPIAMO BENISSIMO CHE QUESTE PREVISIONI SUSCITANO NEI VOSTRI CUORI TRISTEZZA, AMAREZZA, DELUSIONE E PAURA. PER TALE RAGIONE DESIDERIAMO RICORDARE A TUTTI COLORO CHE LEGGERANNO QUESTO MESSAGGIO CHE GLI ESSERI COSMICI DAI QUALI NOI DIPENDIAMO E CHE RISPETTIAMO DEVOTAMENTE, CI HANNO PREGATO DI ANNUNCIARE ANCORA UNA VOLTA CHE IL MAESTRO GESÙ CRISTO, IL MESSIA, FIGLIO DEL DIO VIVENTE, SI MANIFESTERÀ PROSSIMAMENTE A TUTTO IL VOSTRO MONDO, CHE LA SALVEZZA DEI GIUSTI E DEI PURI È CERTA, CHE UN NUOVO REGNO DI PACE SARÀ STABILITO SULLA TERRA, ED INFINE, CHE LE FORZE DEL MALE SARANNO DEFINITIVAMENTE ANNIENTATE.
IL PIANETA TERRA SARÀ FELICE E PURIFICATO DALLA PULA DEL MALE.
QUESTO VI DICIAMO PER LA GIOIA E LA CONSOLAZIONE DEI GIUSTI.
AFFIDIAMO LA DIVULGAZIONE DI QUESTO MESSAGGIO AL NOSTRO FRATELLO STIGMATIZZATO.
PACE SULLA TERRA!

SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE SALUTANO.
S. Elpidio a Mare (Italia)
16 Novembre 2010. Ore 11:19
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato.

Il mondo in bilico
Di Francesco Guerrera

Volare dall’America all’Europa in questi giorni è come essere sospesi sopra l’asse della paura. Quando sono partito da New York sabato sera, le prime pagine urlavano i «fallimenti» di Obama al G20 a Seul.
Gli opinionisti invece ruminavano sul declino dello strapotere Usa. Il continente che ho raggiunto poche ore dopo era in preda a ben altre convulsioni: la crisi economica irlandese e il rischio di contagio per altri Paesi di costituzione non proprio sanissima come la Spagna, il Portogallo e l’Italia. Il mondo non è più piatto, come disse Thomas Friedman nel suo bestseller di cinque anni fa. Il mondo della fine dell’anno 2010 è in bilico, spinto sull’orlo del baratro da un malessere economico che lega il vecchio e il nuovo continente. Le paure dell’America e dell’Europa sono simili - due blocchi commerciali che hanno vissuto al di sopra dei propri mezzi per anni (gli americani spendaccioni e gli europei assuefatti a sussidi statali) e che ora devono tirare la cinghia.
Ma l’America ha un problema in più: non è più in grado di dettare legge in materia economica e finanziaria ai suoi interlocutori sia ad Est che a Ovest. Il summit coreano è stata una dimostrazione d’impotenza per Obama e il segretario del Tesoro Tim Geithner, che sembra sempre più destinato a raggiungere milioni di americani sulle liste dei disoccupati. Più la Casa Bianca ha provato a spingere la Cina e l’Europa verso politiche che avrebbero aiutato la ripresa americana, più si è sentita dire di no da governi che non vogliono essere vassalli economici degli Usa. Quando il tandem Obama-Geithner ha chiesto alla Cina per l’ennesima volta, di rivalutare lo yuan, la risposta di Pechino è stata accusare Washington d’ipocrisia. Con che coraggio può il governo statunitense chiedere ai cinesi di smettere di intervenire per frenare l’apprezzamento della divisa quando la Federal Reserve sta spendendo 600 miliardi di dollari in misure che indeboliranno il dollaro? Un fedele alleato come la Germania ha rifiutato la proposta di Geithner per un limite sugli attivi della bilancia commerciale pari al 4 per cento del prodotto interno lordo di ogni nazione. E persino la Corea – che dipende da migliaia di soldati americani per proteggersi dalla dittatura brutale del Nord – ha usato un disaccordo sulle importazioni di manzo come pretesto per negare ad Obama la piccola vittoria di un patto sul libero scambio commerciale con gli Stati Uniti.
A Seul, Obama è stato sconfitto persino sulle bistecche. In altri tempi, proposte Usa per patti commerciali e per un armistizio nella guerra tra esportatori di beni e capitali come la Germania e la Cina e importatori come l’America e gran parte dell’Europa, sarebbero state approvate dagli sherpa ben prima del summit. Ma questi non sono altri tempi. Questi sono tempi in cui l’economia mondiale non si è ancora ripresa da un terremoto finanziario il cui epicentro non è stato nei Paesi in via di sviluppo, e nemmeno nella sconquassata, gaudente, Europa, ma nei condomini con piscina della Florida e del Nevada.
Nel mondo del dopo crisi, quando il Presidente americano fa la voce grossa, gli interlocutori non abbassano più lo sguardo ma anzi, gli rispondono che l’austerità economica deve iniziare da Washington.
Per quanto ne dicano i repubblicani – che parlano degli errori tattici di un Presidente spaesato e di un ministro delle Finanze inesperto – il problema di Obama e Geithner è di natura storica. L’implosione del sistema economico americano, evidenziata sia dalla crisi subprime sia dall’enorme deficit pubblico, ha neutralizzato il potere di persuasione dei governanti americani sulla scena internazionale. Per i superpoteri del gigante americano, l’anemia dell’economia domestica e lo stato pietoso delle finanze statali americane sono come la criptonite. Quando la Cina, la Germania e la Corea - ma anche la Francia e i Paesi emergenti dell’Asia – respingono le proposte americane non lo fanno (solo) per ripicca. Pechino e Berlino hanno buon gioco a scartare i piani made in Usa perché vi possono opporre un sistema di crescita economica che funziona, almeno per il momento. Perché smettere di tenere lo yuan artificialmente basso quando l’economia cinese cresce? Per avvicinarsi al «sogno americano» di un Paese sul filo della recessione e un cittadino su dieci senza lavoro? Obama e i suoi hanno ragione quando sostengono che il divario finanziario tra Paesi che esportano e prestano capitale e Paesi che importano e si indebitano non è sostenibile. La «guerra delle monete» delle ultime settimane è il sintomo di un malessere che potrebbe diventare più generale e diffuso nei mercati.
E il ritorno di fiamma del «carry trade», con investitori che prendono prestiti in Paesi a tassi bassi come l’America per investirli in economie e monete ad alta crescita tipo Cina e Brasile, è destinato a creare bolle inflazionistiche a lungo termine. Ma, per dirla con il grande economista John Maynard Keynes, «nel lungo termine saremo tutti morti», ovvero: quando i problemi sono gravi ed attuali è difficile pensare alle conseguenze delle soluzioni per generazioni future.
Forse la crisi irlandese sposterà l’attenzione dei mercati e dei media sull’Europa, lasciando gli Stati Uniti a ponderare il futuro della loro economia in pace. Ma gli uomini del Presidente con cui ho parlato non sperano nelle miserie altrui. Se c’è una «silver lining» – la proverbiale «striscia d’argento» che gli anglosassoni trovano in ogni nuvola nera – nella débâcle di Seul è che l’amministrazione americana potrebbe reagire agli schiaffi degli alleati con nuovo vigore. Dopo la sconfitta dei democratici nelle elezioni di mid-term e il fiasco del G20, Obama ha poco da perdere ed un’elezione da vincere a meno di due anni di distanza. Nell’ala Ovest della Casa Bianca, i suoi consiglieri parlano già di un nuovo programma con misure di stimolo per aiutare l’economia accompagnate da riforme strutturali, soprattutto tasse e pensioni, per ridurre il deficit. Spendere per stimolare la crescita e risparmiare per tornare in bilancio sono due obiettivi opposti e fino a quando non vedremo i dettagli del programma sarà difficile giudicare se il governo Obama può ottenerli entrambi.
Ma almeno il Presidente che ha fatto storia promettendo un cambiamento radicale nella politica americana sembra finalmente convinto che non fare nulla porti solo a sconfitte sulle bistecche.

* Caporedattore finanziario del Financial Times a New York
Francesco.guerrera@ft.com
16 novembre 2010 – La Stampa.it


Un’ondata di dollari travolge l’economia mondiale

La Federal Reserve americana stampa centinaia di miliardi di dollari e l’Europa si preoccupa.
Le parole sono importanti, soprattutto quando a pronunciarle sono i banchieri centrali. La Federal Reserve americana ha deciso mercoledì di dare via alla seconda ondata di “quantitative easing”. Un’espressione all'apparenza freddamente scientifica che nasconde l’ultima mossa disperata dell’establishment americano: la Fed comprerà i titoli del debito pubblico americano semplicemente stampando denaro. Gli Stati Uniti potranno così mantenere il rapporto deficit/Pil al 13 per cento (superiore a quello della Grecia) e confidando nel fatto di potersi comunque indebitare a bassi tassi attraverso l’emissione di obbligazioni. Perché ci sarà sempre la Fed a comprare. Non viene creata ricchezza con la produzione industriale, con l’edilizia o la fornitura di servizi. Si crea solo moneta per   comprare debito.
La Federal Reserve aveva già acquistato 1.700 miliardi di dollari in titoli immettendo nel sistema altrettanta liquidità  e si appresta ora a comprarne altri 600 miliardi. In meno di tre anni si è stampato denaro per un ammontare superiore al Pil dell’Italia del 2010. Una creazione di moneta che non ha precedenti nella storia, una misura “unconventional” come dice il presidente della Fed Ben Bernanke. Cioè che non è mai stata testata e i cui effetti sono da verificare.
PER ORA la stampa eccessiva di biglietti verdi ha già portato il dollaro ai minimi rispetto alle altre valute compreso l’euro. La Corea del Sud si appresta a seguire Thailandia e Brasile nell’introduzione di misure che contengano il forte afflusso di moneta americana verso il proprio paese che provoca una valorizzazione eccessiva delle monete nazionali. I Paesi emergenti sono in subbuglio. Nella prima intervista   pubblica la neoeletta presidentessa brasiliana Dilma Rousseff ha detto “non possiamo pensare che gli Stati Uniti facciano pagare i loro problemi a tutto il mondo attraverso la svalutazione del   dollaro”. Il prossimo G20 a Seul si annuncia tempestoso preludio di un ritorno a misure protezionistiche dagli esiti imprevedibili. L’Europa per il momento tace. Gli economisti tedeschi e inglesi sono molto più preoccupati dell’inflazione che questa massa di denaro può provocare piuttosto che dell'impatto immediato sui tassi di cambio.
LA GERMANIA e l’Inghilterra hanno inaugurato l’era dell’austerità estrema: hanno la (fondata) paura che questa massa incredibile di cartamoneta che si sta riversando   nell’economia mondiale causi uno tsunami finanziario senza precedenti che potrebbe scuote dalle fondamenta la fiducia non solo nei governi ma nel concetto stesso di denaro. I tedeschi vogliono quindi far passare a Bruxelles il principio che se un Paese chiede un aiuto finanziario, i detentori dei titoli obbligazionari di quel Paese “devono sopportare un sacrificio”. I ben informati dicono che il riferimento alla Grecia è fin troppo esplicito: tutti sanno che nei prossimi tre anni il governo di Atene sarà costretto a ristrutturare il proprio   debito e la Germania non intende offrire una garanzia in bianco ai creditori. Inutile dire che nel giro di poche ore i titoli di Stato greci hanno perso il 20 per cento del loro valore, ricacciando quella nazione nella quasi certezza del declino finanziario finale. L’Irlanda non gode di una salute molto migliore e deve pagare ai propri creditori un tasso quattro volte maggiore di quello tedesco, seguita a ruota dal Portogallo. Fino a quando questa situazione sarà sostenibile?
I più pessimisti ritengono che fra poco più di un anno   si vedranno gli effetti di queste politiche monetarie pericolose e ci troveremo (di nuovo) al centro della tempesta perfetta: crisi della fiducia negli stati, crisi della moneta, inflazione alle stelle. Non sappiamo se questo succederà davvero, ma il semplice rischio della catastrofe dovrebbe essere sufficiente per osservare più attentamente le politiche economiche di tedeschi e inglesi che stanno prendendo la situazione molto sul serio.
L’ITALIA È FERMA alla manovra finanziaria di luglio che appare sempre più insufficiente e inadeguata a fronteggiare i rischi. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, per ora, sembra non poter fare altro che arginare le richieste di spesa che gli arrivano dai colleghi di governi. Ma non riesce a delineare un piano strutturale che metta definitivamente al sicuro i nostri conti pubblici   e ci preservi dai “rischi fatali”, per citare un suo pamphlet di qualche anno fa, della globalizzazione economica e finanziaria.  
Di Superbonus.
IL FATTO QUOTIDIANO 5 NOVEMBRE 2010


USA: pratiche di fallimento
di Giulietto Chiesa – 6 novembre 2010

La notizia del giorno, che non avete trovato sulle prime pagine dei giornali, è questa: gli Stati Uniti d'America hanno iniziato le pratiche di fallimento.
Senza dirlo esplicitamente, ma si capisce lo stesso.
Come? La Federal Reserve, cioè la Banca Centrale americana, annuncia l'"acquisto" di 600 miliardi di $. Lo chiamano acquisto (purchase) in termine tecnico, ma si deve leggere "stampa". Altri 350-500 miliardi di dollari verranno prelevati dal debito che la Fed ha già acquisito, proveniente dai derivati tossici dei mutui facili, e "investiti". Leggi immessi sul mercato.
Totale: all'incirca 1000 miliardi di carta, semplice carta, che la Banca Centrale USA stampa per comprare i titoli del debito pubblico americano. La mano sinistra eroga i soldi alla mano destra.
Se, a questi, si aggiungono (e occorre farlo, perchè sono a bilancio) i circa 800 miliardi già stampati per salvare le banche americane dal tracollo, si arriva a un trilione e 800 miliardi di dollari.
Una creazione di moneta che non ha precedenti nella storia di tutti i tempi.
Perchè lo fanno? Bastino alcune cifre. Nel 2007 la Cina comprava circa la metà (esattamente il 47%) delle nuove emissioni di cedole americane. Nel 2008, in piena crisi finanziaria, la Cina aveva ridotto della metà, al 20% circa. L'anno scorso gli acquisti cinesi si sono drasticamente quasi azzerati. Eravamo al 5%.
In queste condizioni non c'è più modo per pareggiare la bilancia commerciale degli Stati Uniti.
Con un debito di queste dimensioni bisogna inoltre mettere a bilancio 300 miliardi di interessi annui da pagare. Come? Non lo sa nessuno.
Non resta che fare ricorso al gioco delle tre tavolette, e puntare la pistola alla tempia del resto del mondo. La neo presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha subito reagito accusando gli USA di far pagare la propria crisi a tutti gli altri. L'effetto primo sarà infatti una ulteriore svalutazione del dollaro. Ma la situazione è molto più grave di una, per quanto pesante, impennata inflattiva mondiale. Questi sono i sintomi di una gigantesca perturbazione in arrivo. Il fisico Guido Cosenza, in un suo aureo libretto intitolato "Il nemico insidioso", definisce come "transizione di fase" sul piano economico-sociale, una situazione come questa, simile al passaggio dell'acqua dallo stato liquido a quello gassoso. Processo che noi conosciamo con il nome di ebollizione.
Stiamo cominciando a bollire. Il che significa, appunto in termini economici e sociali, l'inizio del collasso.
A quelli che annunciavano l'imminente fine della crisi, la ripresa economica, una nuova crescita del PIL, va ora ricordato che mentivano, probabilmente per stupidità.
Quelli che ci hanno creduto o non se ne sono accorti si dovrà avvertirli affinchè si preparino a una decrescita ravvicinata e, quindi, drammatica.
Quando Larry Summers (uno dei principali bancarottieri intellettuali e pratici del pianeta) fu chiamato da Barack Obama per entrare nel suo governo, disse (bancarottiere ma non stupido): "Quanto tempo il maggior debitore del mondo potrà continuare a essere la massima potenza?"
E l'America, ex impero che non lo sa ancora, mandando a quel paese Obama, dimostra che non intende rinunciare alla sua posizione dominante. Un bel guaio per tutti, perchè l'America non può più imporre la sua volontà, proprio in quanto non è più un impero. Questo dice che loro sono in bancarotta e noi tutti siamo nei guai, e fino a che la lasceremo fare, ne pagheremo le conseguenze.
http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/4983-usa-pratiche-di-fallimento.html

lunedì 15 novembre 2010

ADDIO A EDUARDO MASSERA




ADDIO A EDUARDO MASSERA.
IL TUO TEMPO È VENUTO DON EDUARDO, ADESSO RACCONTA AL PADRE ADONAY I TUOI MISFATTI, I TUOI ORRORI, I TUOI GENOCIDI.
RACCONTA A SUO FIGLIO, IL CRISTO LE TORTURE CHE HAI INFLITTO AGLI INNOCENTI, AI DEBOLI, CIOÈ A QUELLA CATEGORIA DI GENTE PER LA QUALE GESÙ CRISTO SI È FATTO CROCIFIGGERE PER DIFENDERE I LORO DIRITTI.
ADDIO EDUARDO MASSERA. IO SO COSA TI ASPETTA.
IO SO COSA ASPETTA NELL'ALDILÀ AI TIRANNI COME TE, AGLI ASSASSINI DELLA VITA COME TE, AGLI ANTICRISTI COME TE.
LO DOVREBBERO SAPERE ANCHE I PRINCIPI DELLA CHIESA ARGENTINA, MOLTI DEI QUALI, CARO DON EDUARDO, HANNO BRINDATO CON VOI E FESTEGGIATO LE VOSTRE VITTORIE.
LO DOVREBBE SAPERE IL CARDINALE BERGOGLIO COSA SUCCEDE NELL'ALDILÀ QUANDO NON C’È IL RAVVEDIMENTO.
PREGHERÒ PER LA TUA ANIMA, DON EDUARDO, CERTAMENTE, MA SIA FATTA LA VOLONTÀ DELL'ALTISSIMO SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA E GLORIA ALLA SUA SUPREMA GIUSTIZIA.
PACE!

DAL CIELO ALLA TERRA

Palermo (Italia)
9 novembre 2010. Ore 18:30
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato


L’INFERNO È POCO. IN MORTE DI MASSERA,
L’ASSASSINO DEI DESAPARECIDOS, L’AMICO DEI POTERI FORTI.
di Paolo Maccioni – Megachip.

È morto ieri all’età di 85 anni Emilio Eduardo Massera, l’ammiraglio che coi generali Jorge Rafael Videla e Orlando Ramón Agosti, costituì il triumvirato che prese il potere in Argentina col golpe del 24 marzo del 1976 instaurando il cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale (1976-1983). Un Processo che insanguinò l’Argentina, responsabile di 30mila desapariciones, di migliaia di uccisioni senza processo, di un esodo enorme, dell’impoverimento del Paese, dell’ipoteca del suo futuro: «una miseria pianificata, raro frutto di fredda deliberazione e rozza inettitudine».
- come denunciò lo scrittore e giornalista desaparecido Rodolfo Walsh - la cui onda lunga si abbatté drammaticamente con il default della nazione fra il 2001 e il 2002.
L’ammiraglio Massera fu il responsabile diretto del centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio allestito presso la Esma, la Scuola Meccanica della Marina, a Buenos Aires, dove passarono circa cinquemila detenuti desaparecidos. Oggi la Esma, grazie all’impegno del compianto ex presidente Néstor Kirchner, è un Museo, è “Luogo della Memoria e della promozione e difesa dei Diritti Umani”.
Massera non poté beneficiare delle leggi che garantivano l’impunità a tutta la catena militare dai quadri intermedi ai sottufficiali: la legge della “Obbedienza dovuta” e la legge del “Punto Finale”, promulgate dal primo presidente democratico post-dittatura Raúl Alfonsín (una democrazia concessa e non conquistata, sotto costante ricatto da parte dei vertici militari). Così, nel 1985, Massera fu condannato per tre omicidi, dodici casi di persecuzione, sessantanove privazioni di libertà e sette sequestri. Ma beneficiò dell’indulto elargito agli alti vertici militari dall’allora presidente Carlos Menem.
Nel 1998 fu nuovamente condannato per il sequestro di neonati partoriti nei centri di detenzione. Il giudice spagnolo Baltasar Garzón lo incriminò con l’accusa di genocidio e chiese la sua cattura internazionale, impedendogli così di lasciare l’Argentina, come aveva fatto per l’ex presidente golpista cileno Augusto Pinochet. È bene ricordare che l’allora premier spagnolo José María Aznar stigmatizzò l’attivismo del giudice Garzón bollandolo come ansia di protagonismo (“aspiración al estrellato”).
Ma finalmente, il 31 agosto di quest’anno, la Corte Suprema ha confermato le sentenze dei tribunali di grado inferiore, affermando l’incostituzionalità dell’indulto concesso da Menem e ristabilendo così la condanna originale del 9 dicembre 1985, giacché, secondo il Diritto Internazionale, sussiste «l’obbligo da parte dello Stato Argentino non solo di investigare ma anche di perseguire i delitti aberranti, obbligo che non può essere soggetto ad eccezioni».
Dal 2009, inoltre, Massera era sottoposto a processo in contumacia a Roma per l’assassinio di tre cittadini italiani in Argentina (Angela Aietta, Giovanni Pegoraro e sua figlia Susanna), vicenda processuale ben documentata sul portale 24marzo.it e riassunta in un bell’articolo di Horacio Verbitsky.
Sarebbe tuttavia un esercizio sterile limitarsi a ripercorrere le nefandezze dell’aguzzino Massera senza provare a comprendere le complicità internazionali che gliele permisero o addirittura delegarono.
Il Vaticano: lo stesso 24 marzo del 1976, a poche ore dal golpe, l’arcivescovo Adolfo Tortolo, presidente della Conferenza episcopale e capo dei cappellani militari, ricevette Videla e Massera promettendo loro il suo pieno appoggio. Il nunzio apostolico di Buenos Aires, Pio Laghi, fu il compagno di tennis preferito dall’ammiraglio assassino, fu a conoscenza di tutto ciò che accadeva alla Esma e non mosse un dito per impedirlo. Intanto i vescovi Angelelli e Ponce de León, i sacerdoti e seminaristi pallottini, le monache francesi Alice Domon e Léonie Duquet e una sterminata schiera di religiosi e di cattolici laici spesero la loro vita per opporsi alla dittatura, abbandonati dalle gerarchie ecclesiastiche.
Gli Stati Uniti: le forze armate avevano consolidato nel tempo il loro ruolo come partner in affari delle compagnie straniere, principalmente degli Stati Uniti. Già nel 1970, 260 ufficiali di rango sedevano nei consigli di amministrazione delle compagnie straniere, e nel 1971 le forze armate avevano preso il controllo del 66% delle cento maggiori compagnie del paese.
Nel dicembre 1973 il presidente USA Robert Nixon nomina Robert Hill ambasciatore in Argentina. Hill in passato era stato nominato membro del Consiglio Direttivo della United Fruits Company come ricompensa per il suo ruolo nell’aver promosso il colpo di stato CIA in Guatemala nel 1954. Hill fu anche un fiduciario dell’Istituto Americano per lo Sviluppo del Lavoro Libero, che infiltrava uomini nei movimenti sindacali dell’America Latina, cercando di dividerli.
Documenti segreti del governo degli Stati Uniti, declassificati nel 2002, provano che il governo statunitense era a conoscenza già dal 1978 che i cadaveri di Azucena Villaflor, fondatrice delle Madri di Plaza de Mayo, e delle madres e attiviste Esther Ballestrino, María Ponce, della suora Léonie Duquet e delle altre sequestrate erano stati ritrovati sulle spiagge argentine. Un’informazione che fino ad allora fu mantenuta segreta e non fu mai comunicata al governo democratico argentino. Il dato è contenuto nel documento n. 1978-BUENOS-02346 redatto dall’allora ambasciatore degli Stati Uniti in Argentina Raúl Castro, per il Segretario di Stato degli Stati Uniti e porta la data 30 marzo 1978.
Henry Kissinger raccomandò ai militari argentini: «fate in fretta e limitate il sangue». Temeva che si ripetesse l’indignazione planetaria esplosa due anni prima per il golpe in Cile.
Il FMI, la Banca Mondiale: come scrisse ancora una volta Rodolfo Walsh, nel suo j’accuse-testamento “Lettera aperta alla Giunta militare”, spedita il giorno della sua scomparsa: «Dettata dal Fondo Monetario Internazionale secondo una ricetta che si applica indistintamente a Zaire o Cile a Uruguay o Indonesia, la politica economica di questa Giunta riconosce soltanto come beneficiari la vecchia oligarchia degli allevatori di bestiame, la nuova oligarchia degli speculatori e un gruppo scelto di monopoli internazionali a cominciare dalla ITT, dalla Esso, dall’industria automobilistica, dalla U.S. Steel, dalla Siemens, cui sono personalmente legati i ministro Martínez de Hoz e tutti i membri del vostro gabinetto. Privatizzando le banche si mettono il risparmio e il credito nazionale nelle mani della banca straniera, indennizzando la ITT e la Siemens si premiano imprese che hanno truffato lo Stato, ripristinando i punti vendita si aumentano i profitti della Shell e della Esso, ribassando le tariffe doganali si crea occupazione a Hong Kong o a Singapore e disoccupazione in Argentina.»
La P2: Emilio Eduardo Massera, tessera P2 numero 478. E come lui tanti altri ufficiali golpisti. Licio Gelli fece il lavoro sporco, creando teste di ponte sia fra i peronisti che circondarono Isabelita Perón, sia fra i militari che li rovesciarono, ma a beneficiare dell’oscuro lavoro del suo “ministero sottotraccia” furono anche le grandi aziende italiane che contribuirono a soffocare definitivamente l’agonizzante industria argentina, un tempo florida e autosufficiente.
Massera disse: «Quando la cronaca svanirà, perché la storia si farà più nitida, i miei figli e i miei nipoti pronunceranno con orgoglio il cognome che ho lasciato loro».
Oggi non è più cronaca, oggi è già Storia. E sfortunatamente per lui non è andata come credeva. «L’inferno è poco» titola oggi in prima il quotidiano argentino «Página/12».

http://www.megachip.info/tematiche/legalita/5016-linferno-e-poco-in-morte-di-massera-lassassino-dei-desaparecidos-lamico-dei-poteri-forti.html

9 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

CRONACHE DALL'ISOLA DELLA GALILEA DEI GENTILI


DAL CIELO ALLA TERRA


CRONACHE DALL'ISOLA DELLA GALILEA DEI GENTILI (2)


Pioggia che scende sull'asfalto. Pioggia che lava via la sabbia desertica di questa città. Acqua che lava il sangue versato dai martiri caduti in questa terra. Palermo.

Sotto un cielo grigio Palermo ci accoglie in tutta la sua struggente bellezza e violenza. Ed è come se non fossimo mai partiti. In questi dieci anni mille volte abbiamo percorso chilometri e chilometri su strade spaccate, a strapiombo su un mare infinito. Mille volte siamo venuti in questa terra splendida e martoriata. E sempre siamo ritornati a casa. Ma la consapevolezza che a un certo punto della storia questo eterno peregrinare si sarebbe fermato un istante ha sempre pulsato dentro noi stessi. La percezione che quel momento stia arrivando affonda ora le sue radici nel terreno fecondo di quest'ultimo viaggio.
I passi stanchi ma potenti di un uomo segnato da Cristo giungono davanti al cancello del palazzo di giustizia di Palermo. Giorgio osserva in silenzio le mura di questa fortezza. Lentamente si incammina verso l'ingresso con l'apprensione e la serenità dei giusti. L'androne del palazzo è deserto. Saliamo al secondo piano nel silenzio assoluto. L'incontro con un giudice palermitano che tra i primi ha sostenuto il nostro lavoro è previsto dopo qualche minuto. Ripenso alla prima telefonata avuta con il magistrato quando ancora non era uscito il primo numero di Antimafia Duemila. Ricordo la sua attenzione nell'ascoltare il progetto editoriale di un gruppo di amici capitanati da un siciliano determinato a dare il proprio contributo nella lotta alla mafia. E rammento anche il costante ringraziamento del magistrato per il nostro lavoro negli anni a venire. Poco dopo, circondato dai suoi agenti di scorta, arriva il magistrato siciliano, ci abbracciamo ed entriamo nel suo ufficio. La mole imponente di lavoro che letteralmente lo sovrasta non gli impedisce di dedicarci del tempo. Sono giornate molto frenetiche per i processi in corso e per i costanti attacchi delegittimanti da parte del governo contro la magistratura italiana.
Il prossimo 20 novembre a Palermo, Milano, Firenze e Roma sono infatti previste diverse manifestazioni in sostegno di Antonino Di Matteo organizzate dal fratello del giudice Borsellino, Salvatore Borsellino e dal movimento delle Scorte Civiche. La solidarietà popolare nei suoi confronti è nata dopo gli attacchi politici che quest'ultimo ha ricevuto a seguito delle sue dichiarazioni in difesa dei magistrati bersagliati da un sistema politico colluso che non tollera le inchieste sulla trattativa mafia-Stato. Il momento storico è tra i più delicati per i giudici come lui che paradossalmente finiscono per essere isolati anche da molti loro colleghi.
Una volta entrarti nell'ufficio del giudice Giorgio gli esprime tutto il nostro appoggio incondizionato e gli annuncia il progetto di trasferirsi a Palermo. Il magistrato manifesta immediatamente la sua felicità per la notizia ricevuta. Giorgio gli esterna quindi il sostegno che intendiamo dare, ancora di più di prima, a magistrati come lui, contro quella solitudine che da sempre è riservata ai veri servitori dello Stato. «Dio vuole che io venga a Palermo... - afferma con fermezza Giorgio mentre il giudice lo osserva attentamente – qui la redazione di Antimafia potrà essere più presente e operante di come lo siamo stati in questi anni stando lontani. E qui io porterò anche il messaggio spirituale che è un tutt'uno con la mia vita ed il mio impegno sociale, per ridare la speranza ai giovani, per denunciare le ingiustizie, anche perché la Chiesa è scomparsa!». «Io vedo che gli attacchi vissuti da Falcone e Borsellino – sottolinea Giorgio con forza – si stanno ripetendo su di te e sugli altri magistrati che vogliono fare luce sulle stragi del '92, ma questa volta impediremo con tutte le nostre forze che possano verificarsi nuove tragedie!» La profonda riconoscenza del magistrato traspare dal suo sguardo e dalle parole di ringraziamento che rivolge a Giorgio prima di salutarci.
Usciamo dal suo ufficio con un sentimento di emozione e di infinita gratitudine nei confronti di un uomo che, nonostante tutto, si ostina a cercare Verità e Giustizia per un Paese che invece dimentica in fretta le colpe dei propri crimini. Di seguito ci incontriamo con un altro giudice di punta della procura di Palermo. Anche a lui Giorgio anticipa l'intenzione di trasferirsi a Palermo. Con molta semplicità e altrettanta profondità il magistrato sottolinea a Giorgio la sua felicità di poter proseguire questo percorso insieme. Giorgio gli spiega più approfonditamente il progetto di stabilire una parte della redazione di Antimafia Duemila e di realizzare anche in Sicilia l'attività spirituale legata al messaggio che porta ormai da 21 anni, il giudice lo ascolta con grande attenzione manifestando segni di approvazione, anche quando Giorgio afferma che il suo impegno spirituale va a coprire «l'assenza» della Chiesa. «So bene che venendo qui – sottolinea Giorgio – potrò essere bersaglio di attacchi personali mirati a delegittimare la mia persona per colpire il lavoro che svolgo, ma l'affronterò come ho sempre affrontato le difficoltà nella mia vita». Il magistrato gli trasmette tutta la sua comprensione in quanto vive sulla propria pelle il significato di finire nel mirino dei detrattori. E sa anche quali sono i possibili rischi di simili sovraesposizioni. Passa una mezzora circa dopodichè il giudice ci saluta con lo stesso sorriso con il quale ci ha accolto all'inizio. Ci avviamo verso l'ingresso principale in totale silenzio, percepisco l'emozione di Giorgio per il profondo significato del momento vissuto e per ciò che rappresenta nel nostro futuro.
Usciamo dal palazzo di giustizia mentre un cielo plumbeo avvolge i tetti di questa metropoli sfregiata dalla brutalità e in attesa di riscatto. Giorgio è assorto, attorno a noi il traffico impazzito continua imperterrito il suo delirio.
Il tempo di scendere definitivamente in campo per sostenere i giusti nella battaglia contro il male è questo. Il grido di dolore di tutte le vittime della violenza mafiosa si unisce in una richiesta di Giustizia e Verità. L'uomo segnato da Cristo raccoglie quel grido, con una mano se lo porta al petto. Lo assorbe. Il suo corpo viene scosso da un fremito. Le prove che cercano di sfiancarlo e di impedirgli di iniziare questo determinante capitolo della sua e della nostra vita non accennano a diminuire. Ma il suo spirito è fermo. Inattaccabile. Sapeva da tempo che quel momento sarebbe arrivato.

Lorenzo Baldo
Palermo 10 novembre 2010

LA FORZA DELLA FEDE


DAL CIELO ALLA TERRA



HO SCRITTO IL 5 NOVEMBRE 2010:

LA GIOIA DEL MIO SPIRITO MI CONDURRÀ VERSO LA META.
LA META È SERVIRE GESÙ-CRISTO IL FIGLIO DI DIO. CIÒ CONTEMPLA ANCHE E SOPRATTUTTO FAR RIEMERGERE NEI CUORI DEI GIOVANI DI QUESTO PIANETA IL DESIDERIO DI VIVERE E DI AMARE SE STESSI E IL PROSSIMO.

IN FEDE
GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO
Pordenone (Italia)
5 novembre 2010


LA FORZA DELLA FEDE

Riportiamo alcuni frammenti delle lettere ricevute in Redazione inviate da un ragazzo italiano che vive a Londra. Questo giovane, dopo aver contattato Giorgio Bongiovanni via mail, ha trovato la forza di uscire dal tunnel della droga e di rendersi utile al prossimo. Continua il suo percorso di fede e di servizio verso chi ha bisogno di noi. Un bellissimo esempio di come sia possibile trovare la forza interiore nella fede e nella donazione verso il prossimo. È vero che la fede può tutto.

“…Ciao Giorgio spero tu possa leggere il mio messaggio. Abito a Londra e mi drogo. Sto cercando di venirne fuori, ma non riesco a smettere. Ho bisogno del tuo aiuto, vorrei tanto fare il volere del Signore ed aiutarti nella tua missione, ma so che è tutto inutile finchè non abbandonerò definitivamente l'eroina.
Seguo Tercer Milenio messicano e tutti i giorni visito il tuo sito. Purtroppo ora non lavoro e non ho soldi per venirti a trovare, ma ti assicuro che voglio veramente seguire la legge universale e vorrei tanto poter evolvere insieme alla terra. Vorrei tanto poter stare al tuo fianco o avere una preghiera da parte tua per aiutarmi a fare ciò che è giusto.
Ti amo fratello mio come sto cercando di amare incondizionatamente tutti, devo assolutamente eliminare la droga e spero di poterti parlare. Mi viene da piangere.
Grazie per tutto quello che fai e che mi hai fatto sapere. Ho visto il video della Madre Celeste che hai realizzato e mi ha illuminato…”

Giorgio risponde a questa mail tramite la Redazione assicurando il giovane che avrebbe pregato per lui e consigliandolo prima di disintossicassi per poi mettere in pratica i valori di Cristo abbracciando una causa giusta a favore della vita, anche nel paese dove si trova… Nel giro di pochi giorni il ragazzo gli scrive di nuovo:

“…Ciao non so se ti ricordi ma sono il ragazzo di 28 anni che vive a Londra. Ho smesso con la droga, sto quasi smettendo anche di fumare e sto facendo volontariato da un bravissimo pastore (Pastor Alex), un signore di colore sulla cinquantina, che nella sua umile chiesa ospita più di 50 home less (senza tetto) ogni notte. Io visto che sono cuoco, cucino per loro e studiamo la Bibbia tutti insieme. Sono felicissimo come non mai, ho il cuore pieno di gioia e voi col vostro sito mi date ogni giorno la linfa… Voi mi avete fatto capire quello che mi mancava di capire e ve ne sono grato…”

Auguriamo a questo ragazzo di essere forte e tenace nel nuovo percorso che ha intrapreso, di continuare ad essere di sostegno per chi in questo momento ha bisogno del suo amore e della sua solidarietà.

La Redazione
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
5 novembre 2010

LA VERITÀ RACCONTATA DA UNA DELLE DONNE AI PIEDI DELLA CROCE



DAL CIELO ALLA TERRA



HO SCRITTO IL 22 OTTOBRE 2010:

LA VERITÀ RACCONTATA DA UNA DELLE DONNE AI PIEDI DELLA CROCE.
LEGGETE, MEDITATE E DEDUCETE.

DAL CIELO ALLA TERRA

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
23 ottobre 2010
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato


INCONTRO SPIRITUALE CON GIORGIO BONGIOVANNI A NARNI
23 Ottobre 2010

Giorgio viene accolto da 150 persone invitate da Giuseppina Fantozzi di Narni (Pina per gli amici...e ne ha veramente tanti!).
L'accoglienza per Giorgio e coloro che lo accompagnano è commovente. Sotto il portico della sua casa siamo letteralmente circondati da tanti alberi di ulivo e dai fiori tipici della flora appenninica in questa Umbria, cuore dell'Italia, fazzoletto di terra benedetto da Dio, generosa di frutti e di tanti esseri speciali fatti santi dalle loro opere molto tempo prima che dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Si respirano a pieni polmoni i profumi della terra e delle resine delle piante trasportate da una brezza carezzevole; la luce del sole appena velato amplifica la percezione dei caldi colori di questo autunno ormai avanzato.
Giorgio saluta in modo particolare: “E' bello che oggi avete risposto così numerosi all'invito della nostra cara Pina, insieme ai vostri giovani, ai vostri bimbi. Bello che siete qui presenti con le vostre famiglie di sangue, con i vostri cari. Voglio però invitarvi oggi a sentirvi fratelli tra di voi, membri di una famiglia allargata, figli dello stesso Padre. Prepariamoci come si deve a questa assemblea con armonia e amore, recitando il Padre Nostro.”
Quale migliore preghiera per sintonizzare lo spirito.
Pier Giorgio prende la parola: "Io sono un documentarista, per professione dovete sapere che tutti noi abbiamo una percezione della realtà tramite quello che ci viene detto o trasmesso. Accade purtroppo che tanti fenomeni vengono occultati o manipolati dai mass media. Ad esempio i cerchi nel grano che si manifestano in Inghilterra e in tutto il mondo da 20 anni sono un fenomeno comunicativo non di questo mondo, con una sua precisa logica, un vero e proprio discorso che ci perviene attraverso immagini e simboli che ritroviamo anche nelle antiche civiltà.”
Scorrono le immagini mentre Pier Giorgio ci spiega che l'energia dei cerchi è misurabile, che si può rilevare e che permane sul luogo anche nel tempo creando i "cerchi nel grano fantasma". Vale a dire che l'energia residua dei pittogrammi condiziona la crescita delle piantine di grano, mais o fava che siano che rinascono l'anno successivo.
Pochi minuti sono sufficienti per centrare il cuore della manifestazione delle stupefacenti figure dei cerchi nel grano: la presentazione delle analisi dei due pittogrammi che capovolti e sovrapposti tra di loro formano il noto volto della Sindone. La comparsa di questo cerchio in Inghilterra nel mese di agosto di quest'anno è stata accompagnata da un messaggio dal Cielo alla Terra di Setun Shenar e di Ithacar trasmesso a Giorgio Bongiovanni subito dopo la loro manifestazione. Questi Esseri hanno annunciato che la formazione di immagini di tipo mistico - spirituale sarebbe stato il seguito delle immagini di tipo cosmico - scientifico che abbiamo visto fino ad ora. Trascorrono pochi giorni e appare il cerchio nel grano a forma di calice, il cui asse mediale rappresenta il collegamento, l'unione tra cielo e terra. La Vergine Maria ha insistito sul promesso ritorno di Suo figlio Gesù Cristo, nei messaggi delle sue apparizioni più importanti, ed il tempo è venuto.
Pier Giorgio: "Il calice rappresenta la comunione cristica intesa come messa in pratica degli insegnamenti del Cristo; secondo le mie analisi ritengo che questi esseri fanno un chiaro riferimento a questo. Il calice è anche il calice della comunione, il ricordo dell'ultima cena, ma diventa poi simbolicamente il calice che contiene il sangue di Cristo. Coloro che oggi sono calici viventi di comunione, che ci offrono questo sangue di Cristo sono gli stigmatizzati...Giorgio è uno di questi, ed attualmente è il più importante. Tutti continuano a cercare il Santo Graal senza trovarlo...in realtà il santo Graal cammina in mezzo a noi senza essere riconosciuto.”
I mezzi di comunicazione tacciono sull'esistenza e sugli avvistamenti delle astronavi. In una delle principali profezie maya si parla del contatto con il cosmo. Dal sistema di calcolo del tempo adottato da questa civiltà si evince che dal 1991 in poi gli avvistamenti si sarebbero verificati in massa, per condurci al contatto globale. Sono successi fatti eclatanti dal 1991 in poi, ma nessuno ne parla. Negli U.S.A. sono aumentati gli avvistamenti, anche di massa di questi mezzi che hanno un sistema di spostamento totalmente distinto dai nostri aerei. Le astronavi si sono mostrate nei cieli e nell'avvicinamento alla terra si sono bruciati dei condensatori, alcune centrali elettriche sono andate in tilt e intere cittadine in black out. In Turchia di recente è stato registrato un video di uno di questi mezzi molto grande dove si evidenziano con chiarezza due teste, la cui forma è riconducibile al cranio tipico dei grigi, quasi a voler farsi riprendere. Su Canale 5 è stato trasmesso un video ripreso da tre militari a due passi dalla Basilica di San Pietro. Interessante il fatto che questo sia accaduto vicino al Vaticano e che queste tre persone siano militari, addetti ai lavori in grado di distinguere l'avvistamento di un mezzo terrestre o no in condizioni di volo,...c'è una causalità in questo. Anche nel cielo della Cina un grosso mezzo di origine sconosciuta ha bloccato per ore il traffico aereo di un aeroporto e la televisione ha reso noto l'evento. In Cina si sta ben attenti alle dichiarazioni che si rilasciano, vige ancora il reato di superstizione, ma è stato realizzato un video di questo fatto eclatante che ha fatto il giro delle televisioni del mondo, compresa l'Italia.
Altro fatto: il 29 settembre scorso 6 veterani americani portavoci di altri 120 hanno dichiarato di aver rilevato queste astronavi sorvolare i loro cieli e hanno dichiarato che in alcuni casi hanno causato problemi ad alcune basi nucleari. Questa la dichiarazione rilasciata in corso di conferenza stampa: gli UFO sorvolano le basi militari della Nato in USA e in Europa. Non è finita qui: sempre nel corso di quest'anno, il 13 ottobre negli USA è stata ripresa da un gruppo di persone una eclatante astronave.”
In Italia Antonio Urzi sta realizzando nuovi filmati proprio in questi giorni e Pier Giorgio presenta le riprese dei suoi avvistamenti più eclatanti, come quello di Milano in pieno giorno insieme ad altri testimoni e una telecamera della RAI che in quel momento si trovava nello stesso posto. Antonio e Simona Urzi considerano Giorgio Bongiovanni come una guida spirituale, un consigliere; spesso accade che quest'ultimo gli dice in anticipo di prepararsi a filmare le astronavi di questi visitatori provenienti dal Cosmo.
Giorgio prende la parola ed elenca tutte le possibilità che i fratelli della luce offrono alla nostra umanità: guarire da tutte le malattie, disinquinare il pianeta, risolvere i problemi della fame e della sete, risolvere i problemi derivati dall'accumulo dei rifiuti e delle scorie radioattive...ma allo stesso tempo lancia una provocazione e ci chiede: "Pensate che tutto questo possa produrre profitto ed interessare i potenti, i militari, i fabbricanti di armi, le multinazionali?!? Ecco l'unico punto dove si ritrovano tutti d'accordo, religioni comprese: secretare la visita e la presenza extraterrestre sul nostro pianeta".
Una musica molto toccante accompagna le immagini impattanti delle riprese della sanguinazione con la presenza del dottor Nico Ceglie che rilascia le sue dichiarazioni in seguito ad un esame clinico - ispettivo delle stigmate di Giorgio. A queste fa seguito la presentazione del trailer "I messaggi segreti della Madonna".
Il sole sta tramontando e Giorgio prende la parola dopo aver chiesto ad alzata di mano quanti nella propria casa hanno un libro del Vangelo: tutti.
"Tutti noi vedremo scendere Gesù Cristo dal cielo, è scritto che lo vedremo scendere con potenza e gloria dalle nuvole...ma quando pensate a questo immaginate siano le reali nuvole che oggi sono composte da pioggia acida? Perchè non possono essere queste astronavi bellissime che avete appena visto? Gesù non potrebbe scegliere di tornare con queste sfere? Non si potrebbe avvalere di questi mezzi e di questa tecnologia avanzatissima per manifestarsi? Sono trascorsi 2000 anni, tante cose sono cambiate ed è errato farsi degli schemi. Il Cristo potrebbe utilizzare tutte le televisioni per parlare al mondo, anzi potrebbe accadere addirittura il contrario, che tutte le TV del pianeta si recano sul luogo della Sua manifestazione. Quindi non ci dobbiamo scandalizzare quando leggiamo il cap. 24 del Vangelo di Matteo. Cristo è resuscitato e potrebbe tornare tramite queste meravigliose astronavi. Potrebbe anche utilizzare un aereo se Lui lo ritiene opportuno. Non dobbiamo sorprenderci per come tornerà; ci dobbiamo invece preoccupare, avere timore di quello che si legge sempre nel Vangelo di Matteo: ...tutte le nazioni saranno al cospetto del figlio dell'uomo. Ad alcuni dirà venite con me, ad altri dirà allontanatevi da me! Lui ci chiederà: mi avete dato da mangiare? Mi avete visitato quando ero in prigione, mi avete soccorso quando ero malato? No? ...Allora allontanatevi da me! Quindi vi chiedo: per noi che siamo cristiani è questo un Dio che perdona o un Dio che giudica? Il Suo giudizio sarà severo per i pedofili, per i cardinali, per i potenti prelati collusi e avidi di potere. Non è Gesù il supremo capo della Chiesa? Allora Lui chiederà conto al cardinale Bertone. Gli chiederà: 'Hai denunciato i potenti? Hai aiutato i poveri? Ti sei fatto perseguitare per la Verità? Ti sei fatto crocifiggere come me?' Anche per me stesso e per ciascuno di noi sarà così, ed ognuno di noi dovrà rispondere. La Venuta di Cristo sarà molto, molto severa. Gesù perdona i peccati, ma solo se si cambia. Ecco cosa è cambiato da 2000 anni fa: che dobbiamo cambiare, da materialisti dobbiamo diventare spirituali, da esseri cinici dobbiamo cambiare in esseri disponibili, armoniosi; se odiamo dobbiamo amare, se siamo avidi ed egoisti dobbiamo diventare altruisti e generosi. A maggior ragione se ci dichiariamo cristiani.
Nel rito della Comunione mangiamo alla lettera il corpo e il sangue di Cristo. Lui ci ha chiesto di fare questo in Sua memoria nell'ultima cena. Ma non basta limitarci a mangiare, a dare un morso al Suo corpo senza cambiare; per ogni comunione fatta senza alcun cambiamento corrisponderà un castigo. Il Vangelo è pieno di esempi: '...Guai a voi Scribi e Farisei!...Voi che colate la zanzara e ingoiate il cammello!'
Dobbiamo separare il grano dalla gramigna e Lui, il meraviglioso Maestro, ci ha insegnato come poterlo fare. Voglio ricordarvi un altro passo del Vangelo: mentre Lui cammina si avvicinano 9 lebbrosi ai quali impone le mani. Le loro carni vengono miracolosamente 'mondate' e questi continuano per la loro strada. Solo uno è riconoscente e torna indietro: un samaritano. Gesù questo lo nota, dovete sapere che i giudei erano razzisti nei confronti dei samaritani. Non si poteva nemmeno parlare con le donne, ricordate l'episodio della samaritana. Solo il lebbroso samaritano è tornato indietro per rendere grazie al Signore, gli altri no, pur essendo membri giudei, membri del popolo di Dio.
Anche per i cristiani sarà così, molti dei quali, pur facendo parte del Suo regno saranno scartati, altri no. Quindi cari amici stiamo attenti a tutti questi segni che si stanno manifestando, perchè ci stanno preparando al Suo ritorno.”
Nelle Sue apparizioni la Madonna è apparsa ai semplici - continua e conclude Giorgio – e Gesù non è nato in una grotta? Dio si manifesta in questo modo, con semplicità. Dio usa il linguaggio semplice per i semplici e un linguaggio forte per i potenti.
I segnali di giustizia li abbiamo dalla natura, se Dio permette alla natura di distruggere l'Italia, significa che è un segno di castigo per la nostra opulenza, la nostra ipocrisia e vigliaccheria. E' Lui che interviene direttamente, perché siamo sul baratro dell'autodistruzione. Non possiamo più rimanere passivi ed inermi. A Dio si deve dedicare tempo concreto, disponibilità. Se ciò non accadrà su scala globale, la selezione sarà molto forte.
Non dovete vedermi come un catastrofista, un pessimista. Io credo che Lui vincerà il demonio e si instaurerà il Suo Regno sulla Terra. Quello che mi preoccupa è che saranno in pochi ad ereditarlo. Non so in quanti entreremo nel Regno di Dio. Allora cari fratelli, diamoci da fare e rimbocchiamoci le maniche a favore della giustizia e della verità!
L'atmosfera è magica, l'attenzione è alta. Giorgio saluta un sacerdote presente e si da il via alle domande.
D. Come mai lo tzunami del 2004 che ha investito tutto l'Oceano Indiano è avvenuto dove c'è tanta povertà?
G. "Dio ha portato subito con Sè in paradiso i poveri di quella terra, quei bimbi innocenti...Noi siamo sulla Terra per lottare con il demonio e vincere il paradiso. Purtroppo in quelle nazioni c'è tanta miseria, ma c' è anche una spudorata ricchezza ed il paradiso dei pedofili. Per la loro diabolicità e bramosia è stata messa in atto la più grande rete di turismo sessuale del mondo. Io sono un uomo molto pratico, ma anche un teologo. E' scritto che il Dio che si chiama Adonay, (Signore per il linguaggio giudeo) ha distrutto Sodoma e Gomorra, facendo perire tutti gli abitanti di queste due città, tranne Lot ed alcuni che Dio stesso gli ha ordinato di salvare. I loro peccati erano la fornicazione, l'accoppiamento con gli animali, la degenerazione. Oggi le colpe di cui si macchia l'uomo sono centuplicate, e Adonay, nostro Signore Dio non ha cambiato di ufficio, quindi se per castigo ha distrutto Sodoma e Gomorra per motivi 100 volte inferiori oggi cosa dovrebbe fare? Meritiamo o no il Suo castigo per i gravissimi peccati contro gli esseri viventi e contro lo Spirito Santo che si commettono?”
La risposta è stata unanime: sì.
Un giovane chiede perchè una tale catastrofe non sia accaduta in Occidente. Giorgio gli ricorda che la città di Aquila in Italia è stata da poco rasa al suolo. Dio è misericordioso, ma è anche giusto, come quando ha scacciato i mercanti dal tempio.
D. Una mia amica carissima ha perso un bimbo, era molto religiosa, ma ora è in uno stato di grande confusione, anche se suo figlio le è venuto in sogno più di una volta. Come posso aiutarla?
Giorgio. "Possiamo pregare per questa sorella, siamo tutti genitori e perdere un figlio è tragico, dobbiamo aiutarla a realizzare che suo figlio è vivo nello spirito. Ed il cambiamento in lei potrebbe avvenire come è accaduto ad un mio caro amico che era alcolizzato e non riusciva a smettere. Con l'aiuto di Dio è diventato astemio. Preghiamo per questa tua amica".
D. Sto leggendo il vangelo e ti chiedo se ci sarà una persecuzione anche dei cristiani.
Giorgio. " Figliolo, posso dirti che l'anticristo è sulla terra. Anticristi sono i padroni del denaro; la loro dimora sono le Borse di tutto il mondo. E' li che si decidono le sorti, la vita della gente. Preghiamo che tutto questo finisca presto.”
D. Sarà questo attuale l'ultimo Papa?
Giorgio afferma di non saperlo, ma dice anche che questo è il tempo dell'Apocalisse. Sull'attendibilità dei Vangeli apocrifi Giorgio spiega che sono in parte (non nella totalità) delle fonti attendibili; i 4 Vangeli Canonici sono veri, ma alcune parti sono state omesse, tagliate e le possiamo ritrovare negli apocrifi.
D. Quando l'essere umano nasce ha già un destino segnato? O ce lo costruiamo?
Giorgio. “Rispondo con un esempio. Lei stasera torna a casa, nel corso della strada che farà possono accadere degli inconvenienti. O magari deve deviare il cammino per situazioni sue improvvise personali, o per motivazioni esterne. Quindi si nasce con un programma, un itinerario, ma nel corso della vita si presentano delle scelte, ed in queste scelte Dio non c'entra, è lei stessa che decide, per libero arbitrio."
D. Noi sconosciamo l'Angelo custode e non lo facciamo agire.
G. "Cara, esiste l'angelo custode, ma anche il demonio custode. Siamo noi che scegliamo l'uno o l'altro. Il suo angelo non potrà fare nulla se lei fa delle scelte negative. Se le scelte sono positive l'angelo la illuminerà.”
D. Ma perchè non ci illumina prima delle nostre scelte? Ne abbiamo tanto bisogno...
G. "Ecco quello che la Chiesa non spiega mai. Signora cara, noi sappiamo che il fuoco brucia e ci scotta, è da stolti quindi avvicinarsi troppo. Ma alziamo di livello della nostra conversazione: sappiamo bene tutti che i soldi fanno schifo, e perchè allora diventiamo suoi schiavi? A me Gesù ha detto tutto. Se il Cristo ci dice di prendere la nostra croce e di seguirlo, cosa altro ci deve dire? L'angelo custode così come ci viene spiegato è una invenzione della Chiesa per illuderci su un qualcosa che non esiste. Ma l'Angelo esiste come essere divino e si avvicina a noi solo se siamo propositivi nel bene. Sta a noi attirare l'angelo o il demone; noi siamo la calamita.”
D. La preghiera più completa?
G. "Il Padre Nostro, che abbiamo recitato prima. Il rosario è molto bello e intenso. E' importante che venda recitato con dedizione. Direi però che anche per coloro che non hanno tempo recitare il Padre Nostro è obbligatorio. Gesù non ha mai fatto nulla a caso e se ci ha lasciato questa preghiera c'è un motivo.”
D. Mi spieghi l'importanza del vento, perchè il Signore gli ha ordinato di fermarsi...
G. "Il Cristo ha dimostrato di essere padrone delle quattro forze della natura. Così come Cristo può ordinare la catastrofe naturale, può al contrario placare le forze della natura che sono i quattro cavalieri dell'Apocalisse: l'acqua, l'aria, la terra e il fuoco.”
D. Cosa possiamo fare con i giovani?
G. “Intanto non li dobbiamo più illudere; la situazione di tutto il pianeta è molto compromessa e non si devono fare false promesse, va detta loro la verità. Ma vi faccio una provocazione: cosa realizzerà in questo mondo mio figlio con una bella eredità che gli lascio, però dopo aver passato tutta la mia vita senza dire una parola, senza fare nulla per il bene comune, per cambiare la società? Dobbiamo essere onesti e credibili. Io conosco ed interagisco con tanti giovani che mi considerano come un loro genitore...questi ragazzi sono stati ingannati dal dio denaro, da chi ha costruito il nostro paese senza un vero futuro, dai dirigenti che hanno ingannato il mondo e che lo stanno distruggendo. Oggi non è sufficiente essere corretti, onesti, lavoratori, perchè questi valori anche se non sono lesivi predispongono all'EGOISMO, al disinteresse per quanto accade nella società e nel mondo. Credenti o no, agnostici o no, la vita ora ci sta chiamando alla partecipazione per il cambiamento della società.
La società nostra di oggi è ammalata, è come se avesse la febbre a 41 gradi, dall'uomo più potente all'ultimo chierichetto della chiesetta di campagna.”
D. Ma come dobbiamo comportarci con il giudizio? Ci è stato detto di non giudicare per non essere giudicati.
G. “Ci dobbiamo comportare così come lei ha appena affermato: non giudicare per non essere giudicati. Ma allo stesso tempo dobbiamo discernere, capire da dove viene il male e denunciare chi lo pratica. La misericordia di Dio è in terra perchè Gesù con il suo prezioso sangue salva tutti noi. La Sua offerta di sangue è redenzione; Lui si è preso i nostri peccati sulle spalle, ma stiamo attenti: Gesù sempre ci perdona il peccato umano, le nostre debolezze, le nostre ricadute, le nostre ipocrisie, ma non perdona il nostro EGOISMO, e non perdona quando non si risponde alla Sua chiamata. L'esempio di questo è il perdono del ladrone sulla croce, Gesù ha premiato la sua disponibilità, il suo ravvedimento. Quando Gesù chiama dobbiamo lasciare tutto e dare la faccia, esporci, dare la vita. Tutti i grandi uomini sono andati incontro a persecuzioni; i grandi giudici Falcone e Borsellino erano odiati, criticati continuamente; era in vita che li dovevamo sostenere...
Cari tutti è importante che facciamo del bene. Sempre. Io non sono di questo mondo: ci sono venuto per annunciare la giustizia di Dio.”

Si è fatto ormai notte e termina l'incontro, ma non la serata. Lo streaming in questa occasione non era organizzato, ma tramite skype saluto alcuni fratelli che si sono collegati, tra cui il caro Tino Favazza che ci ha seguito da Belgrado. Queste sono state le sue parole: "Mara tesoro del mio cuore, ti ringraziamo tanto di questo momento con Giorgio e voi tutti, devo chiudere il collegamento, ma il nostro cuore è sempre pieno della parola di Colui che rappresenta il Calice della Comunione di Cristo Gesù! Ai fratelli e le sorelle di Narni dico con tutto il mio cuore e Spirito e Mente, se non potete o non vi sentite di affiancare e seguire la missione di questo messaggero di Cristo Gesù e dei suoi Angeli, almeno seguite il Messaggio che oggi vi porta! Vi amo. Tino Favazza.”

Si chiude così l'incontro in quel di Narni. Spirito di fratellanza, accoglienza, senso sacro dell'ospitalità: sono queste le qualità spiccate dell'intera famiglia di Pina e dei suoi amici che hanno apparecchiato una splendida mensa per rendere grazie alla visita di un uomo semplice come noi, ma con un Amore incondizionato per la Verità di Cristo: Giorgio Bongiovanni.
A tutti loro il mio e nostro più sentito grazie e un arrivederci a presto.

Mara Testasecca.
Sant'Elpidio a Mare.
25 ottobre 2010



UNA FOLLE SPERANZA: LA VITTORIA DELL’AMORE SULL’ODIO
Pordenone 16/17 ottobre 2010

Penso alla forza dell'unione mentre abbraccio i fratelli di Pordenone che arrivano all'arca Alea Lores. Come formiche operaie ciascuno arriva con qualcosa, sistema, telefona, organizza. Si preparano i tavoli per la cena frugale che consumeremo tutti insieme aspettando l'arrivo di Sonia Alea, di Lorella, Elisabetta, dei figli e del caro Francesco.
Ancora una volta attorno alle ore 20:30 ci ritroviamo al capezzale di quella stanza all'ultimo piano che odora di buono, con le sue grandi travi di legno marrone sul soffitto. Il profumo di rose come spesso accade durante la sanguinazione delle stigmate è intenso, come lo sguardo di Giorgio ancora una volta calice di comunione, con i segni della presenza viva e tangibile del divino impressi sul suo corpo.
Ci si vorrebbe stringere attorno a lui come rami di un unico grande albero di salice, il cui tronco affonda le radici nella Madre Terra, madre di tutte le creature. In senso figurativo immagino questa scena, nel silenzio e nel rispetto del dolore di questi momenti.
Siamo in tanti oggi in questo mondo a poter dire di essere testimoni diretti del segno delle stigmate permanenti di Giorgio Bongiovanni che, piaccia o no, è un uomo decisamente “fuori dal coro”. Il Cielo attraverso Giorgio rivela ad una intima sorella una sua vita precedente. Questo non accade spesso, e ci uniamo all'emozione della nostra amica per la rivelazione assolutamente inaspettata.
La giovane e bellissima mamma di Maurice si avvicina a me vicino quei piedi sanguinanti di Giorgio e a voce bassa mi dice: “...è come stare ai piedi della croce.” Le confermo che è proprio così; medito sulla comunione degli spiriti e le racconto di quante volte ho/abbiamo trascritto questa espressione per amore di tutti i fratelli. Quando ci si trova ai “piedi della croce”, è come essere nudi di fronte allo specchio della nostra stessa coscienza che sempre e comunque ci mette spalle al muro, ma allo stesso tempo ci si sente investiti di luce, di speranza e di forza. Quante volte abbiamo sorriso a Giorgio in quei momenti e lui, pur soffrendo, ci ha restituito quei sorrisi.
La saletta a piano terra dell'arca si presta quasi magicamente ad ogni evenienza: da ufficio diventa sala da pranzo, sala riunioni. “Questo abbiamo!” È l'esclamazione del momento, da alcuni rigorosamente espressa in dialetto siciliano. A Giorgio dopo cena viene chiesto di Sara Scazzi, un caso di cronaca nera che da più di un mese è alla ribalta dei mass media. Uno dei più eclatanti casi di harbar, le cui manifestazioni segnano ogni giorno il destino di uomini e donne che in un istante diventano vittime, carnefici, familiari diretti degli uni e degli altri. Esistenze segnate per sempre. Cronache di una morte dello spirito annunciata, meglio “gridata” decenni fa da Eugenio Siragusa prima e da Giorgio Bongiovanni poi, entrambi fedeli ripetitori degli ammonimenti che esseri di luce e geni solari hanno trasmesso su questo virus di natura psichica che attacca ed infetta i neuroni del cervello, infondendo nell'essere umano un “irrefrenabile impulso ad uccidere e uccidersi”.
Giorgio spiega che il “terreno”, l'encefalo della razza umana e animale è sempre più predisposto a contrarre questo virus a causa dell'inquinamento ambientale e radioattivo, ma le probabilità di contrarre la pazzia aumentano all'ennesima potenza quando i valori dello spirito non vengono praticati. Gli psicologi non ci capiscono nulla, e Giorgio spiega che farebbero bene ad affrontare questo dilagante problema sociale con altro spirito di ricerca, con un approccio totalmente differente. Vado a riposare con questi pensieri, che vengono rafforzati da un esempio concreto di harbar collettivo, stampato sulle pagine del libro che racconta di Maggy, Marguerite Barankitse, un medico dell'etnia tutsi, in Burundi, un piccolo stato sito nel cuore dell'Africa, a confine tra il Ruanda ed il Congo. Una donna della mia età che dopo aver assistito nel 1993/94 alla atroce mattanza collettiva di tutto il suo villaggio, si è fatta carico degli unici 25 bimbetti superstiti. Che in un mese sono diventati più di 200. Piccoli traumatizzati, sofferenti, ossessionati dalle immagini di vicini diventati improvvisamente nemici. Per puro amore Maggy, incurante delle minacce, ha scelto di vivere con le vittime più indifese e impotenti della guerra e della povertà, i bambini di ogni gruppo etnico e nazionalità. Tuttora oggi che è diventata la “mamma sociale” di 10.000 piccoli Maggy non comprende le cause di quelle atrocità, e si limita a curare sia la vittima, sia chi ha ucciso. Collego tutto a Cristo e ripenso ai concetti spiegati da Giorgio appena due ore prima...non si finisce mai di imparare.
La pioggia scende copiosa e insistente per tutta la notte e la domenica seguente. Fuori la natura si presenta già pronta ad accogliere e convivere con i freddi invernali. Alle 11 Giorgio interviene in diretta alla trasmissione “Socialmente utile” sulle frequenze di RADIO CANALE 100 di Bari.
In studio Antonella Morelli ed il dottor Nico Ceglie, nostri amici fraterni da tanto tempo, insieme al conduttore dott. Ugo Lombardi hanno dato vita ad una “grandiosa” intervista in diretta.
Giorgio aveva appena letto su L'UNITA' ed altri quotidiani che con le derrate alimentari che vengono buttate nella spazzatura si potrebbero sfamare 3 miliardi di persone. In onda viene subito chiesto a Giorgio chi è l'artefice della perdita di controllo, della spinta aggressiva di tanta gente che ogni giorno riempie le cronache giudiziarie. Occasione per spiegare “l'Harbar”, la peste dei neuroni del cervello. "Questa società basata sui valori della violenza, dell'aggressione, del materialismo, crea, sviluppa nei nostri neuroni un'alterazione che i medici neuro psichiatrici mondiali discutono a porte chiuse nei loro congressi, per paura di rivelare quanto sta accadendo e seminare il panico totale nella popolazione. Si tratta di uno sconvolgimento dei nostri neuroni che attacca le persone più sensibili, sia a livello positivo sia a livello negativo. Il virus non attacca solo la gente comune, ma anche i potenti della terra, e spinge l'uomo ad aggredire, ad uccidere ed ad uccidersi. I nostri scienziati ed i nostri medici dovrebbero intervenire e non alimentare una società perversa. Lo zio di Sara è un poveretto, la parola più pietosa per definire questo mostro che ha ucciso la propria nipotina, ma non è lui la causa, lui è l'effetto. La causa è la società basata sui valori assurdi e pazzeschi dell'odio, della violenza, etc.”
Giorgio spiega che le popolazioni primitive dovevano cacciare per sopravvivere, ma senza uccidere per puro piacere di possesso o di sottomissione come accade oggi. Anche i più feroci degli animali sulla terra, che possono aggredire anche l'uomo non sono aggressivi quando sono sazi. Purtroppo questi personaggi non saranno mai sazi, perché soffrono di questo morbo che li attenaglia come una sorta di ninfomania del potere. Il morbo attacca i potenti, ma anche le persone più semplici che si autoingannano con la pratica di valori materiali assurdi ed antietici, inesistenti nella legge universale.
Giorgio sfoga in diretta tutta la sua ribellione e la sua sete di giustizia, giustizia che comunque arriverà dal Padre Adonay e da Gesù Cristo, Suo Figlio. Gesù ha indicato chiaramente la via: amare il prossimo come sè stessi; non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te; aiutare i poveri, coloro che hanno bisogno; lottare per le cause giuste, accusare il potere quando è corrotto, quando è tiranno; accusare i preti, i rappresentanti della Chiesa quando si prostituiscono con il potere; dire sempre la verità che rende liberi, ma liberi davvero.
Il dott. Ugo Lombardi chiede come mai proprio per azione di contrasto all'operato del male, Gesù non abbia deciso di vincere.
Giorgio non esita a rispondere: "No, Ugo, caro amico mio, Gesù ha già vinto con la Resurrezione. Lui spiritualmente ha vinto quando è risorto, si è fatto vedere e ha detto IO RITORNERO'. Manca la vittoria umana, ma questa la vedrete da qui a non molto tempo quando si squarcieranno i cieli e Lui ritornerà "sulle nuvole". Capiremo cosa sono queste nuvole; non saranno certamente le nuvolette disegnate dal Caravaggio, ma saranno "nuvole" di metallo e di luce, mezzi di trasporto di esseri che vengono da altri mondi...
Caro Ugo, questi esseri che hanno cambiato tutta la mia vita – continua Giorgio – inorridiscono quando vedono in tempo reale cosa sta accadendo sul pianeta Terra grazie alle loro sofisticate apparecchiaretture. Immaginiamo per ipotesi che un extraterrestre leggesse il titolo seguente: "Ciò che viene buttato potrebbe nutrire 3 miliardi di esseri umani. Il peso degli affamati ancora altissimo rispetto al Millennium Development Goals. Si contano due miliardi di esseri umani che muoiono di fame".
Cosa potrebbe provare un extraterrestre? Cosa potrebbe dire? Noi ci scandalizziamo di Misseri che ha ucciso la propria nipotina, ma noi che con il solo gesto di buttare gli avanzi che scartiamo nella spazzatura ammazziamo 2 miliardi di bambini, siamo migliori o peggiori di lui?!? Vorrei che i radioascoltatori rispondessero a questa domanda: quelli che buttano nella spazzatura il cibo sono migliori o peggiori di colui che ha strangolato la bambina?! Devi sapere caro Ugo che noi siamo ipocriti e non riconosciamo la nostra responsabilità per i bimbi che muoiono di fame. Devi anche sapere che il signor Misseri potrebbe essere perdonato da Cristo, noi no!! Se uccidiamo i bambini!
Mi permetto di gridare perchè sono pieno di amore di Cristo e della Sua giustizia, altrimenti non mi permetterei di farlo..."
La trasmissione scorre via veloce e dallo studio segnalano che stanno vedendo su internet le immagini dell'intervista andata in onda su "Italia 1" nel gennaio 2009, nel corso della trasmissione "Il Bivio", condotta da Enrico Ruggeri.
Ugo Lombardi chiede a Giorgio di quanti segni, di quante stigmate si ha ancora bisogno per cambiare. Giorgio risponde:
"In effetti nessuno avrebbe bisogno delle stigmate, le stigmate sono un segno che serve esclusivamente a ricordare che Gesù è sulla terra. Io non sono Gesù, io non sono il Cristo, ma sono uno che annuncia la Sua Venuta. Lui mi ha detto: ‘Tu devi dire che Io sono qua e che presto mi manifesterò’. Ecco quindi la ragione degli stigmatizzati. Padre Pio è stato il più grande, io sono come un piccolo allievo suo e di altri. Gli stigmatizzati sono venuti per ricordare il significato profondo del vero messaggio cristiano che si concentra nel sacrificio di Cristo e nel Suo messaggio.”
Antonella Morelli offre lo spunto per parlare del documentario "I messaggi segreti della Madonna", raccolti in un dvd che riporta la storia delle apparizioni della Madre Celeste, le Sue dirette rivelazioni che a volte sono presagi terribili, a volte messaggi di amore e di speranza che annunciano il ritorno di Cristo. Il dvd può essere richiesto c/o la nostra redazione gratis, o a offerta volontaria. Inoltre si può anche scaricare gratuitamente dal sito www.giorgiobongiovanni.it. Non basta vederlo una volta sola per comprendere a pieno i contenuti e contenere le emozioni dei filmati inediti dei bambini di Garabandal, di Medjugorje, del Cile, di Lucia Do Santos e della stessa apparizione di Giorgio.

L'intervista continua e Giorgio spiega che purtroppo i veggenti che hanno omesso i messaggi e non hanno rivelato integralmente il contenuto delle loro apparizioni sono stati vigliacchi perchè hanno avuto paura. Ci sono veggenti che poi si sono pentiti e hanno dato la vita per Cristo, come è accaduto all' apostolo Pietro, che, pur amando tantissimo Gesù, per 3 volte lo ha disconosciuto nella notte del Suo arresto. Poi si è fatto crocifiggere a testa in giù a Roma. Giorgio ha affermato che anche in Veneto ci sono dei veggenti che dopo la loro esperienza si sono sposati, con alto tenore di vita e che ogni tanto si presentano al pubblico, fanno una preghierina alla Madonna che hanno visto per continuare poi a vivere la loro vita da benestanti. Anche queste sono scelte...
Ugo Lombardi riconduce la trasmissione ad una analisi: chiede se prima della nascita di Gesù, prima di 2000 anni fa le società esistenti hanno avuto degli input, delle occasioni per fare un percorso identico o simile al nostro.
Giorgio: "Prima di 2000 anni fa caro Ugo si sono avvicendate su questo pianeta delle civiltà molto evolute rispetto alla nostra, che non è nemmeno degna di lustrare loro le scarpe. Civiltà che sono state di gran lunga superiori come la Atlantidea, la Maya, la antichissima civiltà Mu, quella degli Aztechi. Tanto per fare un esempio le loro piramidi sono state costruite con la tecnica della teleportazione, non con 150.000 schiavi, come ci viene raccontato."
Mentre ascolto insieme ai fratelli la trasmissione radio percepisco a pelle l'entusiasmo dei conduttori in studio. E' stato bellissimo quando sono riusciti a "strappare" in diretta la promessa di partecipazione di Giorgio in altre puntate, compresa la sua presenza in studio. Volere è potere!
La conferenza.
Veloci chiudiamo il collegamento con la radio per un appuntamento che felicemente viene ripetuto: un pranzo allargato a fratelli, amici e simpatizzanti; un modo veramente efficace per approfondire le relazioni con chi ci conosce da poco tempo. E' sempre un onore poter scambiare storie di vita ed opinioni con persone alle quali non interessa più il gossip o parlare del più e del meno, della moda, del tempo che farà. Arrivano dall'arca di Sant'Elpidio le nostre Vanesa e Georgina de Huertos, Lara, Gianrico, Daniele con alcuni amici e familiari, Giovanni Bongiovanni, Pier Giorgio Caria, Barbara. E' una festa ritrovarsi, la gioia che alimenta lo spirito,...ed anche il corpo.
Giorgio si ritira subito dopo pranzo, mentre tutti noi, ognuno con il proprio compito da svolgere si reca all'auditorium Concordia, location al centro di Pordenone ormai ben nota. La puntualità di chi vive al nord della nostra Italia fa registrare in orario la presenza di circa 300 persone.
A quanto Elisabetta ha già ampiamente riportato nella cronaca diffusa il 19 ottobre scorso, aggiungo il nostro particolare ringraziamento a Simona e Luca, artisti di Torino (filodifusione.com), promotori del progetto la “Bandiera del futuro che connette il genere umano”, ideato per sostenere la costruzione di un pozzo nella zona Alumbrera sulle Ande in Argentina, in una zona dove l'acqua, la linfa vitale della terra e delle sue forme viventi è stata contaminata dall'irresponsabilità dell'uomo. (vedi www.funimainternational.org)
Mentre ero sul palco al fianco di Simona ho pensato alla valenza, alla forza che può scaturire da un sincero e concreto impegno individuale, capace di "contagiare al contrario" quelle persone che in qualche modo reagiscono e si oppongono al sistema che sta fagocitando tutto e tutti. Se ci uniamo, e ci moltipliplichiamo possiamo rispondere alle cifre della morte con le cifre della vita.

Un esempio concreto: con la metà di quanto l'Italia ha speso e continua a spendere in un mese per contribuire in Afghanistan al massacro di civili l'organizzazione Emergency (fatta da normali uomini e donne in carne ed ossa), ha costruito 3 centri chirurgici, 1 centro di maternità e 28 pronti soccorsi!
So bene che il rapporto è inversamente proporzionale, ma è nostro dovere, è nostra responsabilità, tanto più se ci dichiariamo cristiani. "Meglio accendere una candela e far luce piuttosto che maledire le tenebre!" Diceva madre Teresa di Calcutta.

Pier Giorgio Caria entra nel vivo della conferenza e presenta il libro: “Il segreto negli occhi di Maria”, edito dalle ed.Mediterranee, scritto dal nostro amato Flavio Ciucani. Un’indagine storico scientifica della tilma, il manto del pastore Juan Diego in cui è rimasta impressa l’immagine della Madonna di Guadalupe in Messico, durante la famosa apparizione che ha convertito oltre venti milioni di Aztechi al cristianesimo. La ricerca di Pier Giorgio non cessa. Scrupolosamente attento alla manifestazone di segni passati e presenti e leggerli sia in chiave scientifica che escatologica, in particolare in seguito al messaggio ricevuto da Giorgio Bongiovanni subito dopo la manifestazione del volto della Sindone in due campi di grano in Inghilterra.
Vedi http://www.giorgiobongiovanni.org/messaggi-2010/2203-il-volto-sacro-di-gesu-cristo-la-sindone.html
Nella sua relazione Pier Giorgio ha affrontato i temi della profezia Maya sul 2012 in relazione ai Cerchi nel grano, alla visita Extraterrestre e ai grandi cambiamenti che sono avvenuti e stanno avvenendo in ambito sociale a livello planetario. In questa analisi ha dimostrato come il cuore della profezia Maya combaci perfettamente con i fatti che stanno accadendo nel mondo. “L'aspetto più importante di questa profezia, - ha detto Caria – si riferisce all'ultimo Katun, un periodo di 20 anni iniziato nel 1992 e che terminerà nel 2012. Questo periodo è stato definito dai Maya come “il tempo della scelta”, l'ultimo tempo a disposizione dell'umanità per poter cambiare il proprio futuro.
Dal 2012 in poi, dicono i Maya, gli eventi si accelereranno a tal punto che l'uomo non potrà più fare nulla per fermarli e raccoglierà il frutto delle sue scelte positive o negative. Chi ha ben seminato avrà pace e gioia, chi ha mal seminato avrà dolore e tormento. In termini biblici è il tempo in cui ‘il grano è separato dalla gramigna’, e si tratta di una scelta che ciascuno fa da se.”
Pier Giorgio ha dimostrato come lo scenario dell'ultimo Katun si sia dispiegato proprio alle soglie del suo inizio nel 1992:
“cerchi nel grano, presenza extraterrestre, situazione geopolitica nazionale e internazionale. I fatti di maggiore rilievo in questi ambiti, e che hanno caratterizzato questo ventennio ormai alla fine, si sono appalesati con enorme impatto negli anni tra il 1989 e il 1992: nel 1990 i cerchi nel grano si manifestano come fenomeno comunicativo attraverso i simboli, la fase attuale di impressionanti manifestazioni UFO prende il via dall'eclisse di sole avvenuta in Messico l'11 luglio 1991, esattamente come previsto dai Maya. La stessa esperienza di stigmatizzato e la missione di Giorgio Bongiovanni si inseriscono a pieno titolo in questo scenario, infatti Giorgio riceve le stimmate e la missione che ancora lo impegna, il 2 di settembre del 1989, a Fatima. Non solo, egli riceve le stimmate ai piedi il 2 settembre del 1991 in forma di due croci sanguinanti e gli viene spiegato da Gesù che le due croci sono il simbolo della scelta che farà l'umanità: una croce di redenzione e una croce di condanna, la scelta appunto. A livello geopolitico nel 1989 abbiamo il crollo del muro di Berlino e nel 1991 il definitivo crollo dell'Unione Sovietica e del comunismo in Russia e nei paesi del patto di Varsavia. Nel 1992 vengono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fatto che in breve tempo porterà al crollo del vecchio sistema di potere e alla nascita di quello attuale. In ultima analisi anche per i Maya siamo alla fine dei tempi in attesa del grande cambio che traghetterà l'umanità verso una nuova era di pace, benessere e armonia.”
Piergiorgio conclude il suo intervento invitando Giorgio sul palco. Osservo le sue spalle fiaccate e la sua andatura...ci emoziona sempre mentre si abbraccia con Pier che sembra quasi scomparire.
Elisabetta ha già trascritto fedelmente il cuore del suo discorso, parole di verità e giustizia che risuonavano nell'auditoriom. Mi chiedo come si possa replicare:
“Oggi ho letto che l’Occidente spreca così tanto cibo che se venisse distribuito si potrebbero sfamare tre miliardi di persone, secondo i dati ufficiali trasmessi dalla FAO. Allora mi sono chiesto se effettivamente siamo migliori di quell’uomo che ha ucciso la nipotina, dato che noi ogni giorno uccidiamo migliaia di bambini con il nostro egoismo. Non ci sarebbe certamente bisogno di associazioni come la Funima se ci comportassimo con più responsabilità e consapevolezza…purtroppo Dio non può intervenire nelle orribili scelte dell’umanità perchè l’uomo gode del libero arbitrio. Così, non potendo darci una manifestazione divina impositiva deve scegliere una via di comunicazione non eclatante come la manifestazione di astronavi, di cerchi nel grano, stigmate, apparizioni mariane per farci comprendere che non è d’accordo con le nostre scelte umane. Il Signore utilizza la logica della semplicità, dell’umiltà perchè desidera risvegliare la coscienza di chi è sensibile.”
E ancora:
“Noi dobbiamo solo ringraziare i sofferenti del mondo perché essi sono il corpo mistico di Cristo e ci permettono di attuare in noi la trasformazione necessaria per poter ereditare la nuova Terra, io non mi preoccupo di loro perché so che sono salvi nello spirito e rinasceranno nel nuovo regno. Mi preoccupo invece degli ingiusti, di salvare le anime di coloro che ora sono nel benessere materiale, perché su di loro si abbatterà la spada della giustizia divina secondo quanto è scritto nel Vangelo di Matteo - cap.25.”
Giorgio non si stanca mai di ripetere che siamo tutti fratelli, abitanti di un pianeta a sua volta sospeso in un sistema solare, a sua volta parte di un cosmo infinito. Sembra impossibile realizzare questo concetto, che va ben al di là del credo personale. E' un dato di fatto.
Giorgio termina con questa citazione:

"Quando ritornerà quel ragazzo eterno non sarà un’offerta, ma una imposizione, perché scenderà dal Cielo, con le astronavi che avete appena visto. Lui annienterà i missili nucleari, i bambini guariranno. Tutti saremo obbligati a credere! Siamo ancora in tempo per capire questi segni, cambiare la propria vita, trasformarla aiutando il prossimo che soffre, servire una causa giusta, pregare, partecipare. Quando quel giorno verrà nessuno di noi avrà scampo.
Siamo portati a pensare che il più grande regalo che Dio ci ha fatto sia la vita. Non è così.
Il più importante regalo è la libertà! E la libertà è partecipazione come cantava il grande Giorgio Gaber. Vi posso però dire una cosa e su questo dò la mia vita: Lui, Gesù Cristo presto si rivelerà al mondo. Siatene certi”.

Un caloroso applauso fa seguito a queste parole e si avviano le domande del pubblico. Scattano le alzate di mano, e sono tante. L'energia positiva che si respira nella sala mette a proprio agio i presenti alcuni dei quali senza problemi raccontano il proprio risveglio interiore in seguito a forti sofferenze, malattie, fatiche. Prove di vita molto forti che sono state benedette e hanno aperto con la chiave del cuore la porta della Verità e della conoscenza. “Benedici la sofferenza, prendi la tua croce e seguimi”.
A differenza delle epoche passate oggi però ci troviamo nel momento storico peggiore dell’umanità, con ventimila testate nucleari pronte ad esplodere, a far saltare in aria il pianeta azzurro, sanguinante come il Cristo in croce.
Giorgio prende spunto dalle domande per dare notizie sulla situazione internazionale con il potere economico della Cina che cresce a dismisura e pretende che la sua moneta venga rivalutata in relazione al dollaro, mentre la crisi in America è inarrestabile. Se le grandi potenze mondiali non si mettono daccordo sui cambi potrebbe scoppiare un conflitto che oggi non può essere che nucleare.
“Attualmente sono più di dieci le nazioni che dispongono della bomba atomica, e al loro governo non mancano squilibrati mentali...non posso pensare che il Creatore sia così cinico da aver creato tutto per permettere poi di distruggere tutto senza intervenire.”
Una signora chiede perché i cerchi nel grano si manifestano per lo più in Inghilterra: per bilanciare la forza negativa di questa terra. L'Inghilterra è il Dragone, per compensare questa presenza anticristica si manifestano segni divini. Alla domanda volutamente provocatoria di una gent.ma persona sui falsi profeti Giorgio spiega il perché lui non lo è, ed elenca i criteri per valutare chi è vero messaggero di Dio e chi no. Oggi per capire se una persona sta dicendo la verità, non deve operare nell'occulto, ma in una forma pubblica manifesta ed eclatante. Altro criterio di discernimento è che deve aiutare chi soffre, ma non è sufficiente perché anche i mafiosi aiutano i poveri.
Il terzo elemento di valutazione è la chiave di volta per comprendere se abbiamo di fronte o no un vero messaggero è che questa persona deve attaccare i potenti, scoprire indagare chi c'è dietro l'esercizio di un grande potere, e denunciare gli istituti, le organizzazioni che erogano o veicolano finanziamenti illeciti.
Dio si è stancato di questa società e presto tutto questo finirà. Un messaggero di Dio deve sì potersi pagare le bollette e poter spostarsi, ma non può essere di certo un potente. Io a proposito ho chiesto di essere controllato proprio perché non posseggo nulla, dietro di me c'è solo Dio. Non sono solo, un vero messaggero è Don Ciotti, che non è aiutato nemmeno dalla sua stessa Chiesa!”

A chiusura di conferenza un uomo chiede lo scopo della Vita, perché Dio ci ha creato. Riporto integralmente la risposta:
“Caro fratello, ti rispondo con un esempio. Ritengo in questa sede di non dover impostare un discorso teologico. Io e te in questo momento stiamo comunicando. Poniamo il caso che uno di noi due, sicuramente tu, sei il più forte, il più dotato, il più evoluto, il più profondo, intelligente, maturo, ma tu questa consapevolezza la acquisisci perché c'è l'altro, ci sono io che sono l'interlocutore.
Mettiamo che Dio ci ha creato per amore e quindi per amore sei consapevole di fare tutto, per amore crei continuamente e ti rendi conto del tuo livello proprio perché sei in continua relazione con qualcosa diverso che ti fa comunque realizzare la continua creazione. Quindi Dio che è puro amore si convince di essere puro amore proprio perché io esisto e Lui mi ha creato.
L'aria è come sospesa, poi le mani applaudono. Ricordo un uomo che tanti anni fa ci disse che la Verità si manifesta semplice e disadorna...”

Si ritorna all'arca, animati da tanta gente che ci ha chiesto la data del prossimo appuntamento, il Funima DAY 2010, che si svolgerà il 5 dicembre a Cà di Brugnera con la presenza di Giorgio, di Raul Bagatello, e di Don Luigi Ciotti, un essere speciale che lascia sempre un segno interno così profondo da non poterlo dimenticare più.

La sera prima di ritirarci non a caso Giorgio e la cara Simona si sono confrontati sul valore e il significato dei soldi. Tra i due un vero e proprio dibattito. Simona affermava di considerare ed utilizzare i soldi come un semplice mezzo con il quale organizzare la propria vita senza velleità particolari e senza schiavitù; la giovane donna sosteneva che il denaro non è negativo, ma è neutro, ha un’energia neutra che può essere modificata tramite azioni positive come il donare, il costruire, realizzare progetti a favore del prossimo. Per contro Giorgio non ha perso occasione per dimostrare che dalla schiavitù del denaro non si sfugge...si illude ed inganna anche sé stesso chi lo pensa.
Giorgio: “I soldi sono il demonio, sono Satana, rendono schiavo l’uomo. Io odio i soldi, mi rendono infelice. Gesù disse chiaro: “Non potete servire due divinità”. La seconda divinità era attribuita a Mammona, al dio denaro, la materia. Cara Simona ti sbagli sulla valenza del denaro perché non esiste un’energia neutra, esiste o il positivo o il negativo.
Il sistema finanziario impone che ci sia sempre qualcuno che abbia molto e qualcuno che abbia poco altrimenti non esisterebbe la concorrenza. I soldi sono uno strumento negativo.
Io mi sono reso conto di questo perché nel momento in cui non avevo niente mi sono sentito poco bene, mentre quando avevo qualcosa in mano mi sentivo meglio, più sicuro. Questo non mi è piaciuto! Quindi questa è la verità sui soldi, la banconota è come un essere vivificato…con le sue arterie, le sue vene.
Il sistema di questo mondo è sbagliato e va combattuto dall'interno. Questo si può fare solamente con la verità, la sola a renderci liberi veramente. Mi raccomando cara, al di sopra di ogni cosa dire sempre la verità è la cosa più importante.
Io sono stato ucciso in molte vite per aver detto la verità. Anche quando si sbaglia, anche di fronte ad azioni negative verso il prossimo si deve dire la verità. La verità vale di più!
Non basta solo aiutare il prossimo, fare azioni buone. Queste non valgono nulla se non sono accompagnate dal dire la verità dei fatti, anche se questo comporta la perdita della vita. Altrimenti non si combatte il sistema sbagliato. Agiamo solamente sull’effetto e non sulla causa. Soltanto allora la nostra azione che prima valeva 20% varrà il 100%!
All'attuale nefasto sistema propongo il ritorno del baratto, del libero e fraterno scambio così come esiste nei mondi dai quali provengo...”

Ci abbracciamo prima di lasciarci. Il giorno successivo c'è chi rientra al lavoro, chi come noi viaggia, ognuno per la sua strada, con la vita di ogni giorno. Prima di partire Giorgio mi chiede di scrivere in dettaglio la cronaca di queste giornate, quindi cerco di fissare nella mente le emozioni provate. Durante il viaggio Giorgio ci fa sapere che Antonio Urzi ha appena filmato una straordinaria astronave di luce.
Levo lo sguardo al cielo ancora grigio e mi rendo conto di desiderare fortemente una cosa sola, il raccolto di una folle speranza: la vittoria dell'amore sull'odio.
Con amore. Mara

Ringrazio vivamente Vanesa, Barbara, Mara di Pordenone, Pier Giorgio che hanno collaborato con me per la stesura di questa cronaca.

Sant’Elpidio a Mare, 21 Ottobre 2010