giovedì 9 giugno 2011

AI NOSTRI FRATELLI IN CRISTO

Carissimi fratelli Ramon e Omar, quanto ci emozionano le vostre cronache sull’operato che state svolgendo in Argentina uno e Paraguay l’altro. Personalmente mi sento un granellino di sabbia davanti a uomini che, come voi con umiltà, passione e amore (perché è questo che si coglie dalle vostre cronache) parlate di Cristo Nostro Signore, della Vergine Maria, del suo accorato appello di ravvedimento all’umanità e di Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato a Fatima.
Con il vostro pellegrinare divulgate gli insegnamenti del Calice vivente della Comunione Cristica risvegliando quelle anime che a voi si avvicinano.
Additare il male, l’Anticristo, denunciarne i suoi servitori senza paura, vassalli della verità, lottando contro il cancro che consuma la comunità mondiale affamando e lasciando morire la vita: i bambini.
Lavorare a favore della vita come fate voi con i bambini delle Ande Argentine e i bambini che vivono per strada ad Asuncion, capitale del Paraguay. I nostri bambini, i bambini di tutti, essenza primaria e linfa vitale di questo mondo martoriato.
Annunciare il ritorno del Maestro dei Maestri Gesù Cristo come lui stesso aveva promesso “…non vi lascerò orfani, tornerò in mezzo a voi (Giovanni 14- 18)”, messaggio di speranza e di certezza che porta alla meta chi opera e crede in lui.
Ed è egli, luce del Universo, che vi infiamma il cuore di quell’amore che esprimete e donate a chi riconosce in voi la sua parola.

Dio è vita e solo chi ama la vita ne segue e diffonde gli insegnamenti.


Siamo uniti in Cristo.
Le grandi distanze una società diversa ed uno stile di vita diverso possono sicuramente tentarci per dividerci, ma quel calice che tra noi ancora muove i suoi passi per il mondo, ci mostra l’essenza della vita, ci sprona al valore della fratellanza e fa da cordone ombelicale tra cielo e terra mantenendo viva questa unione.
Con dovere di continuità, a testimonianza e per il futuro dei nostri figli, nuovi pargoli di Dio, lavoriamo per rinnovarci ogni giorno affrontando gli ostacoli che rafforzano il nostro Spirito.

Signore, ti prego, dacci la forza e la fermezza affinché la tua parola in noi non muoia mai.

07/06/2011
Della Coletta Mara, esprimendo il sentimento dell’Ass.ne Culturale “Il Sicomoro” unita al suo Presidente Giorgio Bongiovanni

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